“Antropocene” è il completamento, dopo “Manufactured Landscapes” (2006) e “Watermark” (2013), di una trilogia di documentari sull’impatto delle attività umane sul nostro pianeta. Un viaggio in sei continenti, per raccontare i i diversi modi nei quali l’uomo sta trasformando il pianeta, più di quanto facciano i fenomeni naturali.
Di conseguenza la tesi dell’Antropocene Working Group, che ha avviato i suoi studi nel 2009, è che oggi non siamo più nell’olocene (l’attuale epoca geologica in cui ci troviamo e che ha avuto il suo inizio convenzionalmente circa 11700 anni fa e coincide approssimativamente con il termine dell’ultima fase glaciale) ma siamo entrati in quella fase dove il ritmo e le trasformazioni del mondo dipendono dall’uomo, l’antropocene appunto.
Montaggio, cura delle riprese, forza visiva, struttura narrativa danno a questo bel documentario il respiro del film. Oltre alla grandiosità drammatica delle immagini e all’interesse quasi filosofico del tema esposto il merito, di un’operazione come “Antropocene” sta nel non volere ricattatoriamente convincere di un assunto, ma nel limitarsi a mostrare una realtà oggettiva, lasciando che sia lo spettatore a interrogarsi e eventualmente prendere posizione.
E le domande sono tante.
È giusto che l’uomo tenda a costruire un mondo a misura di se stesso? Qual è la legge di natura più profonda? Il rispetto dell’ambiente o la legge del più forte? E ancora per produrre il litio (il minerale che serve per le batterie dei computer e cellulari) si stanno sventrando le montagne e alterando l’ecosistema. Lo stesso litio che probabilmente è stato necessario per girare, produrre, lanciare e propagandare questo film e quindi come si può rinunciare alla tecnologia di massa? C’è qualcuno capace di fare a meno di uno smart phone?
È questo il pregio maggiore del film: rendere attivo e fruibile un tema complesso, senza essere banale.
Per la cronaca l’estensore di questo articolo non possiede uno smartphone.
Titolo italiano | Antropocene – L'epoca umana |
Titolo originale | Antropocene |
Regia | Jennifer Baichwal, Edward Burtynsky, Nicholas de Pencier |
Cast | Alicia Vikander |
Anno | 2018 |
Nazione | Canada |
Genere | Documentario |
Durata | 87' |
Distribuzione | Fondazione Stensen e Valmyn |
Uscita | 19 Settembre 2019 |
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