Antigone

La locandina

In seguito all’assassinio dei genitori, la giovane Antigone, sua sorella Ismène, i suoi fratelli Eteocle e Polynice e la nonna Ménécée si rifugiano a Montreal. Qui Antigone è una studentessa brillante con tutto a portata di mano: 17 anni, il primo amore e un futuro promettente. Per un errore il fratello maggiore Eteocle viene ucciso dalla polizia e il suo mondo viene capovolto. Per salvare l’altro fratello Polinice, si finge lui per farlo evadere ed impedirgli di venire estradato.

Alla legge degli uomini Antigone sostituisce il suo personale senso di giustizia. “Ho infranto la legge ma lo rifarei, il cuore mi dice di aiutare mio fratello” diventa la voce del coro social e non grazie all’amato Emone, che invade le strade e i social network in una rivolta generazionale in cui tutti i giovani si riconoscono in Antigone. «Simile alla tragedia greca – commenta nelle note di regia Deraspe –, la storia di Antigone è punteggiata in tutto il film da interventi del coro, un collettivo che, senza essere direttamente coinvolto nell’azione, commenta gli eventi vissuti dai personaggi o esprime le emozioni che suscitano. Trovo che i social media agiscano esattamente allo stesso modo in quel grande teatro che è la società contemporanea».

Scelto dal Canada come candidato agli Oscar 2020 e presentato alla Festa del Cinema di Roma 2019, “Antigone” è il presente che ignoriamo legato alle problematiche che sollevano immigrati e rifugiati, è una ragazza che deve scegliere tra la vita e la famiglia, è la trasposizione della tragedia di Sofocle inserita in ambito contemporaneo. La regista canadese Deraspe parte per questo film, il quinto lungometraggio, riferendosi ad un fatto di cronaca reale per proporre una moderna rivisitazione.