La ragazza con il braccialetto

La locandina

Nonostante la chiarezza delle domande e la sincerità delle risposte, il dubbio resta. La ragazza imputata è accusata di omicidio: sarà colpevole o no? A prescindere dalla decisione della corte, quello che conta nel film francese “La ragazza con il braccialetto” è come sia sempre più difficile per i genitori conoscere e capire i propri figli. Tutto ha inizio su una spiaggia: una famiglia sta trascorrendo le vacanze quando arriva la polizia per portare via la figlia maggiore, Lise. È accusata di aver ucciso la sua amica del cuore la sera precedente. Due adolescenti, due amiche sedicenni che vivono la loro giovinezza senza inibizioni e che in aula squarciano il velo della pudicizia. La macchina da presa si muove sia dentro l’aula della Corte d’Assise che all’esterno, seguendo il punto di vista dei genitori.

«La scommessa del film era di riprodurre l’esperienza del processo» precisa il regista nelle note di regia. E nelle immagini scorrono momenti di vita quotidiana affiancati alla tensione palpabile durante gli interrogatori. Un film teso, senza fronzoli che riporta la cinepresa dentro una vera aula di tribunale, con persino un vero avvocato nel ruolo del Presidente del Tribunale. Tutti elementi che amplificano il realismo della narrazione. Il film ha ottenuto 2 candidature e vinto un premio ai Cesar, 2 candidature e vinto un premio ai Lumiere Awards.