«L’obiettivo è chiaro: raggiungere il milione di pellegrini durante il prossimo anno giubilare, ovvero, raddoppiare il numero di pellegrini ottenuto nel 2017». Con queste parole il Consigliere della Presidenza della Regione di Murcia ha definito gli obiettivi della promozione dell’anno giubilare 2024, in cui il turismo culturale e religioso rappresenta uno degli assi principali nel piano strategico del turismo della Regione di Murcia. La collaborazione dell’ente spanoglo del turismo a Roma è fondamentale per il raggiungimento di tale obiettivo.
Il Direttore dell’Ufficio spagnolo del turismo Gonzalo Ceballos ha dichiarato: «Nell’ambito del Piano Strategico per il Turismo della Regione di Murcia 2022-2032, Turespaña mette a disposizione il Centro Multimediale Interattivo (CMI) come strumento fondamentale per la promozione di tutta la Regione e, più nello specifico, di Caravaca de la Cruz» e prosegue «Il nostro CMI di Piazza di Spagna si rinnova per accogliere l’anno giubilare in collaborazione con la Regione di Murcia». Infatti, è in programma anche un ciclo di eventi, presenziali, online e ibridi, dedicati alla Regione di Murcia e all’anno giubilare di Caravaca de la Cruz e realizzati in collaborazione con Turespaña.
Il monsignore Lorca Planes, vescovo della diocesi Cartagine-Murcia, ha segnalato: «Per giungere Caravaca de la Cruz, potete percorrere i diversi cammini che si sono aperti negli ultimi anni. (…) Vi accoglieremo a braccia aperte. Da Roma, la città eterna, vi invitiamo a un tempo di benedizione e di rendimento di grazie».
José Francisco García, sindaco di Caravaca de la Cruz ha dichiarato: «Non si potrebbe comprendere Caravaca senza la presenza della Vera Croce del tredicesimo secolo, il simbolo che ha segnato il suo sviluppo storico e la sua identità culturale, religiosa e patrimoniale». Invitando a visitare la basilica santuario della Santissima e Vera Croce e la sua reliquia il “lignum crucis” insieme al resto di punti d’interesse che si trovano nella cittadina. «I pellegrini e viaggiatori che arrivano alla nostra città scoprono un luogo ricco di storia, con strade piene di chiese, conventi, campanili e case signorili che testimoniano un glorioso passato con capitoli epici e leggendari», conclude.
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