Torna a Modena, a partire dal 20 ottobre, Periferico Festival. Giunta alla sua quattordicesima edizione, la manifestazione internazionale che porta l’arte nello spazio urbano ci accompagnerà per tre fine settimana fino al 6 novembre. Incontri, concerti e installazioni in diversi quartieri della città. Le pratiche performative site-specific, volte ad abitare luoghi non teatrali con interventi che valorizzano gli spazi e i loro significati, avranno come ospiti grandi nomi italiani e internazionali. Per l’occasione saranno a Modena i compositori olandesi Rob Strijbos e Jeroen Van Rijswijk, il sound designer italo-ecuadoriano Ismael “Condoii” Condoy e il collettivo artistico Corps Citoyen, basato tra Tunisi e Milano. Accanto a loro grandi figure del mondo dell’arte, della danza, del teatro e della musica come Claudia Losi, Virgilio Sieni, la compagnia Archivio Zeta, Francesca Morello e tantissimi altri.
Al centro di questa edizione ci sarà la voce: strumento per “prendere parola”, in grado di esprimere l’unicità di ogni persona e canale legato alla memoria, orale e non solo. Il tema del conferire, in particolare, emerge con forza dalla programmazione curata da Collettivo Amigdala, che riflette sull’inclusività di minoranze, generi, donne e persone comuni già da diversi anni. Il tema di Periferico 2022 è “Presente!”: dopo due anni di restrizioni e di tensioni, ora è il momento di tornare per strada, confrontarsi e usare lo strumento artistico per capire il nostro oggi e pensare insieme un domani. Dicono le organizzatrici del Collettivo Amigdala: «Amiamo le strade che non finiscono, che conducono ad altro. Parlare, prendere parola, introdurre discorsi e lasciare che prendano spazio. Risonanza, cura, alleanze, sorpresa, ri-esistenze, storie e altre parole da collezionare, ognuna in grado di contenere voci diverse. Lungo queste strade non ci stanchiamo di camminare: per pensare insieme un Presente! esclamativo e desideroso di attivismo, di forza e di gentilezza».
Tra le novità di questo anno, appuntamenti speciali saranno riservati agli spettatori under 25. Con Uragano/ Progetto Speciale, il collettivo Amigdala, ha voluto far intervenire i più giovani in maniera diretta, non mediata, ospitando al festival dei progetti artistici che possano attivare dispositivi nei quali i teenager – ma anche i bambini – siano protagonisti, guide e autori di percorsi di attraversamento urbano o di installazioni cittadine. Saranno infatti i ragazzi, coinvolti in attività e progetti di arte pubblica, a servirsi dell’arte per mostrare agli adulti la loro visione e la loro realtà. Con la prima nazionale di “Bloom & Doom” e con “Nightwalks with teenagers”, saranno proprio i giovani a condurre per le strade notturne gli adulti raccontando come sono composti e vissuti i loro spazi. All’interno di questo progetto anche l’attività di Ultimi fuochi teatro: gruppi di lettura segreti per scardinare il pregiudizio della non lettura dei giovani.
I TRE WEEK END:
20/23 OTTOBRE – Si inizia con Enrico Malatesta, percussionista sperimentale che porterà a Modena un’indagine territoriale mettendo in relazione suono, spazio e movimento; ad accompagnarlo, fondendo il suono con la percezione visiva, la fotografa Chiara Pavolucci (giovedì 20 ottobre). Il sound designer e sound artist Filippo Lilli e l’artista Valentina Sansone useranno le campane della Chiesa del Gesù Redentore di Modena per dar vita a una composizione sonora unica sulle cui note danzeranno (giovedì 20 ottobre). Elisabetta Consonni sarà protagonista di due diversi momenti nel corso di questo weekend: venerdì 21 ottobre terrà lo spettacolo, ispirato alla scrittrice attivista Bell Hooks, “And the colored girls say: Doo da doo da doo da doo”, una danza che vuole mettere in scena la posizione delle donne aprendo una riflessione alla considerazione che la nostra società ha del corpo femminile. Mentre domenica 23, con “Ritorno al futuro”, Consonni si interrogherà con il pubblico su cosa si può fare di uno spazio dismesso, partendo dalla loro presenza all’interno delle Ex Fonderie cooperative di Modena. Il performer Fabrizio Saiu farà dialogare un algoritmo di sintesi vocale con una voce umana fondendo uomo e tecnologia (sabato 22 ottobre). L’artista e attivista Caterina Moroni, insieme ai bambini e alle bambine del progetto Bottega Baleno, percorso di formazione attivo a OvestLab dal 2021, sarà protagonista dell’appuntamento già citato “Bloom & Doom” (Sabato 22 e domenica 23 ottobre). Come si fonda una città? Perché? Da dove si parte per misurare lo spazio? Per rispondere a queste domande tornerà a Modena la compagnia Archivio Zeta con lo spettacolo “Le ceneri di Atena” (sabato 22 e domenica 23 ottobre). L’artista Claudia Losi e il coro Les Chemin des femmes daranno vita a una performance di canto basata solo su voci di donne (domenica 23 ottobre).
28/30 OTTOBRE – La compagnia Teatringestazione ci proporrà un esercizio di visione con lo spettacolo “Chorea vacui” (venerdì 28 ottobre): ogni spettatore, munito di una cuffia, potrà assistere alla nascita di una stella attraverso un momento di teatro mentale. Sempre la compagnia Teatringestazione, con il filmmaker Giuseppe Valentino, daranno vita a un film live che gli spettatori potranno seguire contemporaneamente sugli schermi e on stage (sabato 29 ottobre). Il collettivo artistico Corps Citoyen, basato tra Tunisi e Milano, porterà a Modena il laboratorio “Corpo politico” volto a valorizzare la natura di ogni corpo e il suo potere attraverso dispositivi della performance artistica. All’interno di Uragano/Progetto Speciale, organizzata dal collettivo Mammalian Diving Reflex, si terrà in questo weekend la Nightwalks with teenagers: una camminata in cui under 25 porteranno le precedenti generazioni alla scoperta delle città vista con i loro occhi (sabato 29 e domenica 30 ottobre). Salvo Lombardo, direttore artistico del collettivo Chiasma, presenterà “Atrio”: tramite una pratica ludica e interattiva ci condurranno in una riflessione sui processi di costruzione delle identità, siano esse culturali, di genere o nazionali (domenica 30 ottobre). Un suono può modificare un paesaggio? E se sì, come? Ce lo mostreranno i due compositori e artisti del suono olandesi Rob Strijbos e Jeroen Van Rijswijk: con la partecipazione di due cantanti liriche, la voce verrà spazializzata e diffusa in tutto il centro città tra i visitatori della domenica (30 ottobre). Il DJ e sound designer italo-ecuadoriano Ismael “Condoii” Condoy terrà un concerto in diverse lingue e con rimandi a luoghi di tutto il mondo (domenica 30 ottobre). La rete nazionale dello Stato dei Luoghi, composta da esperti di processi di rigenerazione urbana a base culturale e community maker, porta a Modena il format di discussione del Roadshow, pensato per divulgare un’idea precisa di rigenerazione e di fare cultura (sabato 29 ottobre).
4/6 NOVEMBRE – La compagnia Ultimi Fuochi ci condurrà con il loro spettacolo “Come va a pezzi il tempo” in un momento sospeso (venerdì 4, sabato 5 e domenica 6 novembre); con loro, domenica 6 novembre, all’interno diUragano/progetto speciale, si giungerà alla conclusione del percorso di lettura segreto che gli alunni di quattro diverse scuole di Modena hanno intrapreso per scardinare il pregiudizio della non lettura dei giovani. Il collettivo di architetti HPO terranno in occasione di Periferico 2022 l’installazione “voice to image”: le Fonti Orali del Villaggio Artigiano di Modena saranno lette attraverso il medium cognitivo dell’intelligenza artificiale (venerdì 4, sabato 5 e domenica 6 novembre). La compagnia Archivio Zeta ritorna in questo week end con “Nidi di Ragno”: un invito a percorrere alcuni sentieri della memoria della Regione Emilia-Romagna (sabato 5 novembre). Il coreografo Virgilio Sieni e il danzatore non vedente Giuseppe Comuniello saranno protagonisti di due momenti: terranno infatti un laboratorio sul gesto e la performance “Danza cieca”, un duetto di tattilità, sulle musiche dal vivo di Spartaco Cortesi (sabato 5 novembre). La serata della domenica 6 novembre si concluderà con il concerto intitolato di Francesca Morello, in arte R.Y.F.
Lugo il corso del festival, dal fine settimana del 20 ottobre al 6 novembre, il progetto di street poster art Cheap porterà per le strade di Modena manifesti originali, pensati appositamente per Periferico Festival, le cui frasi provano a instaurare una conversazione urbana con i passanti e con le opere in programma. Mentre gli osservatori delle arti sceniche Altre Velocità, gruppo impegnato a favorire un tessuto di relazioni fra le arti e la società contemporanee, darà vita a un giornale murale partecipato.
Nessun commento