Killer Elite

Natural Born Killer. Questi sono Danny (Jason Statham) ieri militare, ora mercenario al soldo della feccia dell’umanità e Spike (Clive Owen) soldato d’elite messo al riposo per un danno permanente ad un occhio, ora braccio armato di una loggia inglese clandestina “gli uomini piuma”.

Un intrigo di tradimenti, assassini su commissione che miscela con estrema leggerezza sceicchi arabi, componenti della SAS (nucleo d’assalto dell’esercito inglese al cui confronto i Navy Seals americani sono una massa di checche isteriche, secondo il pdv inglese of course…) mette uno contro l’altro i due mentre le mezzo Robert De Niro, il McGuffin della situazione, gigioneggia con il suo ghigno ingrigito dai tempi di Taxi Driver.

Il tutto pare, tratto da una storia vera, che i più curiosi potranno approfondire dall’omonimo libro uscito in questi giorni edito da Newton Compton.
Diretto dall’esordiente Gary McKendry che punta forte sul nuovo Bruce Willis dei poveri, ma simpatico, Jason Statham, Killer Elite è una action movie alla Die Hard (in effetto i due sono letteralmente “duri a morire”) miscelando il romanzo spionistico alla Le Carrè, condito dal ritmo degli 007 moderni.
Lo spettacolo è assicurato e le quasi due ore di durata non si sentono, anzi i personaggi sono talmente sopra le righe che dispiace lasciarli andare sopratutto dopo scambi di battute del tipo: “Ho chiuso con gli omicidi! – Peccato che gli omicidi non hanno chiuso con te!”

Ritmo, personaggi monolitici nella recitazione quanto nella psicologia spicciola machista, ridotti a puri attanti tra sparatoie, esplosioni, salti da un palazzo ad un altro, Killer Elite è un B-movie di serie A, che mantiene ciò che promette l’importante è non avere altissime aspettative. Fatto salvo tali premesse, lo spettacolo è da gustare tutto d’un fiato. Spegnete il pensiero ed accendete la spensieratezza del divertimento puro al 100%.