La visione de Star Wars: Il risveglio della Forza è simile a quegli incontri tra ex studenti a distanza di anni. C’è l’attesa dell’appuntamento, rivedere amici persi nel tempo con cui in passato si sono spesso condivisi gli anni più spensierati della propria gioventù. C’è l’imbarazzo del primo incontro: alcuni con qualche kilo in più (la Principessa Leila), altri con qualche ruga espressiva intorno agli occhi (Han Solo), altri ancora con qualche pelo bianco di chi ne ha viste di cose nella propria vita (Luke Skywalker). Poi ci sono quelli con quel carattere che non cambia mai: chi è introverso e tale rimane (R2-D2); chi macchietta era e macchietta è rimasta (C-3PO); chi conserva gli stessi problemi lessicali di gioventù (Chewbacca). Infine ci sono le nuove generazioni, con l’orgoglio per i figli prediletti (Rey) o il dispiacere di chi seguendo cattivi esempi (Dart Feder) preferisce abbracciare il Lato Oscuro della Forza (Kylo Ren).
Ci sono i racconti dei bei tempi passati: le gite fuori porta (la luna boscosa di Endor), i professori crudeli (l’Imperatore Palpatine), il saggio insegnante di ginnastica (Yoda), gli amici che non ci sono più (Obi-Wan Kenobi), gli scontri con i genitori (Luke…Io sono tuo Padre), i bulli della classe accanto (Jabba the Hutt).
Ma la sensazione che rimane dentro a serata conclusa è che forse il passato talvolta va lasciato lì dove si trova.
L’Episodio VII, curato dal regista e produttore J.J. Abrams è decisamente una pellicola vintage, che si ricollega in maniera esteticamente perfetta agli episodi generatrici della saga (Episodio IV, V e VI), tanto che la sceneggiatura sembra quasi un bignami di quanto successo in precedenza. Un pianeta sabbioso che ricorda Tatoonie; un pianeta arma sin troppo simile a La morte Nera; una giovane Jedy che non conosce ancora il potere della Forza e un antagonista che sembra un Mini-Lui (lui stà per Dart Feder) di cui conserva il mitico casco nero, seppur deformato in una smorfia demoniaca. La storia non procede in avanti, non si sviluppa, seguendo una linea narrativa che si ripiega su se stessa in un vortice concentrico.
Tanto stà che l’unica vera emozione da brivido si consuma nei primi 10 secondi quando il cartello “Tanto tempo fa in una galassia lontana lontana….” viene seguito dalle indistinguibili fanfare di John Williams.
Titolo originale | Star Wars: The Force Awakens |
Regia | J. J. Abrams |
Sceneggiatura | Lawrence Kasdan, J. J. Abrams, Michael Arndt |
Fotografia | Daniel Mindel |
Montaggio | Mary Jo Markey, Maryann Brandon |
Scenografia | Rick Carter, Darren Gilfort |
Costumi | Michael Kaplan |
Musica | John Williams |
Cast | Harrison Ford, Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong'o, Andy Serkis, Domhnall Gleeson, Gwendoline Christie, Anthony Daniels, Kenny Baker, Peter Mayhew, Max von Sydow |
Produzione | Lucasfilm, Bad Robot Productions |
Anno | 2015 |
Nazione | USA |
Genere | Fantascienza |
Durata | 135' |
Distribuzione | Walt Disney Studios Motion Pictures |
Uscita | 16 Dicembre 2015 |
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