Una mosca che rimane invischiata nel miele; un uomo che si getta in acqua per salvare l’amata; una falena che si avvicina talmente alla fiamma, al punto da fondersi con essa. Sono tappe diverse in un cammino di ricerca, perdita e conoscenza. Sono, in fondo, molteplici forme di amore: visto ora come attaccamento ai beni terreni, desiderio passionale e fonte di perdizione, ora come nobile fusione con l’altro e dono totale di sé. La conferenza degli uccelli, poema persiano del dodicesimo secolo, all’orecchio occidentale richiama ricordi mitici, stilemi poetici e archetipi fondativi: dalla hybris di Icaro ai corteggiamenti stilnovistici.
Gli uccelli citati nel titolo non compaiono nello spettacolo “La conferenza degli uccelli – Le sette valli dell’Amore” che Reza Keradman porta in scena in qualità di regista e attore. Ci sono, invece, sette metaforiche valli da attraversare e raccontare, mediante uno schema drammaturgico introdotto da un prologo e strutturato in brevi parabole e micro-narrazioni simboliche. Un percorso di crescita spirituale e abbandono della materialità, che passa per il distacco e l’unificazione, lo stupore e la privazione: una purificazione ascetica strettamente correlata al misticismo sufi dei “dervisci tourneur che girano sulle spine dorsali”, per citare una canzone di Franco Battiato.
I personaggi si muovono fra le antiche volte del Teatro Sala Uno, in un allestimento spartano, privo di scenografia, in qualche modo ascetico anch’esso: soltanto i cambi di luce scandiscono i “quadri” in cui si struttura il racconto. L’accento iraniano di Keradman e la spigliata espressività della protagonista femminile Astra Lanz danno corpo e calore alle parole di un poema lontano, che può risultare oscuro e misterioso, non facilmente decodificabile; così come fondamentale è la presenza, a latere, di due musici che accompagnano la storia con antichi strumenti persiani.
“La conferenza degli uccelli – Le sette valli dell’Amore” racconta una fiaba affascinante che tende tuttavia a rimanere inafferrabile: si avverte l’assenza, sul palco, di azioni ed immagini che possano aiutare ad esplorarne anche visivamente i significati profondi e ad arricchire una messa in scena altrimenti piuttosto statica e, a tratti, eccessivamente schematica.
Titolo | La conferenza degli uccelli - le sette valli dell'Amore |
Regia | Reza Keradman |
Scene | Ghisu |
Luci | Hossien Taheri |
Interpreti | Reza Keradman e Astra Lanz |
Durata | 55' |
Applausi del pubblico | Timidi |
In scena | Dal 2 al 7 Febbraio 2016 al Teatro Sala Uno - Piazza di Porta San Giovanni, 10 - Roma |
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