Se la quadrilogia di Indiana Jones stava al romanzo d’appendice di genere avventuroso, la nuova fatica di Steven Spielberg War Horse sta al romanzo d’appendice di genere melodrammatico.
Si perchè le vicende del purosangue Joey nato in Inghilterra ed acquistato da una povera famiglia di contadini del Devon; venduto ai militari allo scoppio del Primo Conflitto Mondiale; passato di mano in mano da un soldato inglese (morto in battaglia) a due giovane reclute prussiane (giustiziate per diserzione) fino ad una giovane ragazza francese (anche lei portata via dalla guerra… della serie chi tocca il cavallo muore….) prima di reincontrarsi con il suo legittimo proprietario sul campo di battaglia in una scena in bilico tra commozione, emozione, stupore, inverosimiglianza, americanata… ha un altissimo tasso melodrammatico quasi da soap opera o da romanzo Harmony.
Tratto dall’omonimo romanzo di Michael Morpurgo e dalla piece teatrale di Nick Stafford War Horse è un’interminabile viaggio all’interno di uno dei temi a cui sta piu a cuore al regista, il passaggio dall’adolescenza all’età adulta, vista stavolta attraverso gli occhi di un quadrupede che è la vera star, anche recitativa, del film.
La Grande Storia come quella individuale dei singoli personaggi viene raccontata attarverso il punto di vista, gli occhi del cavallo; per farlo Spielberg si circonda di collaboratori fidatissimi come il direttore della fotografia Janusz Kaminski (Minority Report, Terminal, Munich), il montatore Michael Kahn (Prova a prendermi, Terminal, Munich, Le avventure di Tintin: il segreto dell’Unicorno), il compositore John Williams (da Lo squalo in avanti).
Il risultato è una pellicola ad alto tasso di emotività primordiale; un film scritto pensato e realizzato per famiglie e adolescenti. Dal punto di vista narrativo appare invece confuso e confusionario; l’ellissi che Spieberg applica alla storia tolgono respiro, spessore ad un racconto che andava maggiormente contestalizzuato nel suo scenario, tagliando magari personaggi poco funzionali che acquistano spazio immeritatamente.
Per il resto il regista americano svolge il compitino con eleganza e senso dello spettacolo, ma con poco coinvolgimento e convinzione. In attesa, ci auguriamo, di un colpo di coda con l’imminente biografia sul primo Presidente degli Stati Uniti, Abramo Lincoln.
Titolo originale | id. |
Regia | Steven Spielberg |
Sceneggiatura | Lee Hall, Richard Curtis |
Fotografia | Janusz Kaminski |
Montaggio | Michael Kahn |
Scenografia | Rick Carter |
Costumi | Joanna Johnston |
Musica | John Williams |
Cast | Benedict Cumberbatch, David Thewlis, Emily Watson, Jeremy Irvine, Peter Mullan, Tom Hiddleston |
Produzione | DreamWorks SKG, Reliance Entertainment, Amblin Entertainment The Kennedy/Marshall Company, Touchstone Pictures |
Anno | 2011 |
Nazione | USA |
Genere | Drammatico |
Durata | 146' |
Distribuzione | Walt Disney Company Italia |
Uscita | 17 Febbraio 2012 |
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