In tempo di Expo e di chef star di programmi televisivi, il cibo non poteva che invadere anche il palcoscenico teatrale. Dopo le lezioni di cucina di Carmelo Chiaromonte all’Auditorium e le performance musi-antro-culinarie di Donpasta, ecco i tre monologhi “Cibami“, tre atti unici che più che il cibo, raccontano il rapporto che l’uomo instaura con esso. Tre storie che raccontano attraverso la preparazione del cibo l’amore, la fede, la seduzione e l’abbandono. Tre storie sotto forma di monologo, tra prosa e poesia, tre atti unici scritti da Stefano Benni insieme alla regista Cinzia Villari, a cui dà energia, vita, calore e colore Tiziana Foschi. Con alterne fortune.
Più a suo agio nei toni leggeri della commedia grottesca (ex componente della “Premiata Ditta”), che nelle sfumature drammatiche, il primo atto vede protagonista una suora in un dialogo con Nostro Signore dove il cibo è solo lo spunto iniziale per sottolineare il diverso trattamento nelle gerarchie ecclesiastiche riservato agli uomini ed alle donne. Il secondo atto (il più riuscito) racconta un primo appuntamento, cadenzato da piatti che, causa un piccolo dettaglio trascurato, si trasformano in un fallimento continuo, rivelando la natura diabolica di certe preparazioni. Il terzo e conclusivo monologo mostra il confronto/scontro tra due cuochi: uno vegano, l’altro eccellente nella preparazioni di piatti a base di carne.

Tre quadri, tre storie slegate l’una dall’altra, ma accomunate dalla musicalità dei testi e delle parole (spesso in rime baciate). Lo spettacolo diseguale e scostante fatica a trovare una vera amalgama tra le componenti, una coerenza.
Si lascia apprezzare se considerato per ciò che poi appare: un patchwork colorato e spiazzante, confuso e altalenante.

TitoloCibami
AutoreStefano Benni, Cinzia Villari
RegiaCinzia Villari
MusichePiji
SceneDaniele Pittacci
CostumiIsabella Fagiano
LuciCamilla Piccioni
InterpretiCinzia Foschi
Durata60'
ProduzioneNovre
Anno2015
Generemonologo
Applausi del pubblicoRipetuti
In scenafino all'8 Novembre 2015 al Teatro de Conciatori, Roma