A Villa Ada, sul palcoscenico della rassegna “I love comico”, Francesca Reggiani va in scena per due sere con le repliche dello show in tournée dallo scorso inverno. Con “Cinquanta sfumature di Francesca”, la Reggiani nazionale diverte e alleggerisce l’atmosfera della crisi, leitmotiv dell’estate 2014. L’incipit viene ripetuto più volte, affinché sia ben chiaro l’obiettivo del suo spettacolo: «Hanno salvato l’Italia dalla crisi, ma si sono dimenticati di salvare gli italiani». Seguono quasi due ore d’intrattenimento, che hanno l’intento dichiarato di riderci.
Si parte dal governo per scendere nelle amministrazioni comunali romane: la politica degli ultimi sindaci capitolini viene ripercorsa e commentata dal punto di vista del “marciapiede”, con una meticolosità propria di chi, i disagi della città, li vive veramente. Con sfumature (molte di più di quelle grigio/nere/rosse del famoso bestseller), la Reggiani riesce a far dimenticare la pesantezza del cambiamento avvenuto nello stile di vita nell’ultimo anno e mezzo. Senza pregiudizi né critiche estreme al prototipo dell’italiano-medio, indaga sulle trasformazioni sociali, sul modello familiare e sulla coppia di sinistra, dove per esempio la donna indossa perennemente le Birkenstock e l’uomo è fedele, anche se ha qualche difficoltà a controllare il bulbo oculare che sfugge in direzione delle veline da spiaggia.
La crisi religiosa, quella relazionale e sessuale che percorrono lo stivale sono sviscerate in dissacranti immagini, in cui si rispecchia la quotidianità: ne esce un quadretto dell’Italia confusa tra spread e spritz, tra Pil e superbond, tra import ed escort.
Brava la Reggiani a costruire uno show che parla e alleggerisce la brutta atmosfera di crisi che stenta a sparire. Da vedere e godere.
Titolo | Cinquanta sfumature di Francesca |
Autore | Francesca Reggiani, Valter Lupo, Gianluca Giugliarelli con la collaborazione di Linda Brunetta |
Regia | Francesca Reggiani |
Interpreti | Francesca Reggiani |
Anno | 2013 |
Genere | Intrattenimento |
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