Un brunch teatrale che diverte e apre la mente questo “Iperrealismi” di Helen Cerina, inserito nella sezione “Young Italian Brunch” della 43. Biennale Venezia Teatro. L’iperrealismo dell’ironica performance si traduce in una ricerca sulla trasposizione del reale in forma astratta. E viceversa. L’estetica dei movimenti dei corpi dei quattro danzatori si sovrappone ad ambienti reali, differenti tra loro. L’utilizzo della video-proiezione nella ricerca veloce dei contesti dota la performance di un chiaro vigore contemporaneo: finché non viene realizzata l’accoppiata giusta tra movimenti e contesto, si vive lo straniamento; quando finalmente si esprime la corrispondenza perfetta, tutto appare semplice e quotidiano. Il gioco è divertente e guida la curiosità del pubblico alla ricerca dei contesti adatti alle forme che via via vengono proposte dalla creatività dei performer.
La Cerina è un’artista indipendente che cerca nella danza le forme del suo immaginario «senza limitazioni di settore». L’integrazione tra video e teatro-danza è strettamente funzionale: l’alterazione del reale e lo straniamento di partenza approdano a immagini di vita quotidiana rassicuranti. La danza e la ricerca astratta non incutono il timore di non aver saputo percepire il sentire artistico ma, al contrario, guidano il movimento verso situazioni reali semplici. Ne sono esempi immediati l’anziana signora che sonnecchia sulla sedia a rotelle del terrazzo di casa e che viene assistita dal marito e dalla figlia: la sua anima danza nell’aria mentre il corpo giace stanco sulla sedia. I movimenti eseguiti con precisione dai performer – che riproducono cadute e salti – si adattano perfettamente a un contesto urbano quotidiano come quello del ragazzo in monopattino alla fermata dell’autobus. Perfino un parcheggio può diventare interessante se si imitano a ripetizione i movimenti di una signora al telefono. Le possibilità di esplorazione diventano infinite, come le nostre azioni del quotidiano.
In “Iperrealismi” l’ironia esalta ogni piccola situazione se guardata con gli occhi di un animo creativo e persino impertinente. Sul palco l’energia trasmessa dai performer è coinvolgente e invita alla partecipazione attiva in ogni situazione. Con il pubblico si instaura un gioco di osservazione del movimento, una sfida a comprendere ciò che può apparire “strano” ai nostri occhi, riconducendolo al possibile. L’arte di Helen Cerina avvicina al quotidiano in una forma complessa e pop di alto valore.
Titolo | Iperrealismi |
Autore | Helen Cerina |
Musiche | P.Tchaikovsky, Joan as Police Woman |
Costumi | Valentina Ragni e Helen Cerina |
Suono | Aliendee |
Luci | luci Chiara Zecchi e Helen Cerina |
Durata | 50' |
Coproduzione | in collaborazione con Inteatro, Amat e Kilowatt Festival – Teatro Nazionale |
Anno | 2012 |
Genere | Performance |
Applausi del pubblico | Ripetuti |
Danzatori | Francesca Gironi, Orlando Izzo, Elisa Mucchi, Annalì Rainoldi |
In scena | 1 agosto 2015 h12 Teatro Fondamenta Nuove - Venezia Biennale Teatro |
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