Qual è la regola della trincea? Non fermarsi mai. E qual è la caratteristica fondamentale del soldato: il coraggio, la pulizia, o l’obbedienza? È strana la vita di trincea: entro pochi metri è confinata la possibilità di movimento e per conquistare pochi metri si rischia anche di morire. La comparsa di un topo gigante è un evento da raccontare, se hai un piatto di gnocchi da divorare è il più bel giorno della tua vita e una donna alla quale inviare lettere è la speranza a cui aggrapparti, anche se forse una risposta non arriverà mai.

La scenografia dello spettacolo “L’albero storto” è essenziale: aste che diventano baionette, luci effimere come la vita di chi combatte nella Prima guerra mondiale. La chitarra di Isaac de Martin crea con discrezione un lieve accompagnamento musicale ed è Beppe Casales, anche autore del testo, l’unico protagonista dell’intenso monologo che racconta di soldati semplici e capitani, di momenti di inaspettata umanità nella disumanità della guerra. Qualcosa sfugge a livello drammaturgico: ci si confonde nell’intreccio di narrazione e dialoghi, nei passaggi fra dimensione onirica e cruda verità. La potenza dello spettacolo, diretto da Mirko Artuso, risiede nell’interpretazione di Casales: nella voce teneramente cadenzata sugli accenti della campagna veneta, negli sguardi vivi e penetranti che catturano l’attenzione del pubblico.

In molti hanno raccontato la grande guerra: da Emilio Lussu a Giuseppe Ungaretti, da Mario Monicelli a Ermanno Olmi. La guerra narrata da “L’albero storto” ricorda soprattutto la guerra di Piero cantata da De André: se spari è per paura, non per odio; e in fondo, se ci pensi, il tuo nemico ha la tua stessa faccia.

TitoloL'albero storto. Una storia di trincea
AutoreBeppe Casales
RegiaMirko Artuso
MusicheIsaac de Martin
InterpretiBeppe Casales e Isaac de Martin
Durata55'
Progetto graficoLocandina di Klaudia Kost
CoproduzioneProdotto in collaborazione con il Coro Valcavasia
Applausi del pubblicoRipetuti
CompagniaCompagnia Beppe Casales
In scenaRoma Fringe Festival - 15 giugno h. 22,00 – 17 giugno h. 20,30 – 18 giugno h. 23,30 – Palco C - Parco Adriano, giardini di Castel Sant'Angelo, Roma