Conclave

La locandina

La certezza, invece del dubbio, è il male del mondo e quindi della Chiesa. Partendo da questo assunto il film “Conclave“, basato sull’omonimo romanzo di Robert Harris, racconta le riunioni per l’elezione del nuovo Papa.

Il Vaticano nomina il decano britannico Thomas Lawrence a capo della votazione: dovrà garantire la correttezza degli scrutini e contenere gli intrighi, le lotte di potere e le ambizioni dei cardinali “papabili”.  Tra i candidati ci sono due italiani, il progressista Aldo Bellini e l’ultraconservatore Goffredo Tedesco (un Castellitto un po’ troppo giggionesco), il cardinale africano Joshua Adeneya, Joe Tremblay e un latinoamericano, Vincent Benitez, ordinato in pectore dal Papa in persona mentre era di stanza a Kabul, dopo aver servito nelle zone di battaglia di Congo e Iraq.

Scorrono sul grande schermo le dinamiche umane, i complotti e le meschinità che da sempre spingono l’essere umano a desiderare il potere, fino al colpo di scena ideale. Perché la Chiesa non è altro che un microcosmo riproducibile in qualsiasi altra dimensione professionale. Un film ben recitato, con la giusta tensione e adrenalina, che la musica di Volker Bertelmann accresce e amplifica.