Spider-Man: Across the Spider-Verse

Il secondo episodio della trilogia cominciata nel 2018 con “Spider-Man – Un nuovo universo” e ora “Spider-Man: Across the Spider-Verse” entra nel vivo dei sentimenti, del metaverso e della potenza visiva e immaginativa che un cartone animato più aggiungere ad una storia universalmente nota. Il film diretto da Joaquim Dos Santos, Kemp Powers e Justin K. Thompson, vede ancora una volta protagonista Miles Morales prossimo studente al college.

Dopo essersi riunito con l’amica (unica) Gwen Stacy, lo Spider-Man di quartiere a Brooklyn viene trasportato nel Multiverso e incontra una squadra di Spider-Eroi, che ha il compito di proteggere l’esistenza. Il corso degli eventi non può essere cambiato, tanto meno da un’anomalia qual è Miles… E infatti quando gli eroi si ritrovano a dover affrontare un nuova e pericolosa minaccia, si ritrovano in disaccordo sul da farsi, arrivando a scontrarsi. Miles si ritrova contro tutti gli altri “Ragni” e dovrà ridefinire cosa significa per lui essere un eroe per poter salvare le persone che ama di più, in primis il padre.

Il film, a tratti eccessivamente lungo (è il film d’animazione americano più lungo fino a oggi) ma coinvolgente e ricco di inventiva grafica, è ambientato in sei dimensioni, conta 240 personaggi e oltre 1.000 addetti all’animazione; i team del dipartimento di animazione, durante la lavorazione, hanno persino preso il nome dai quartieri e dalle strade di New York City: Chelsea, Bedford, Stonewall, Weaver, Mulberry, Flatbush e Elm. Una storia incentrata sì sul Metaverso ma anche e soprattutto sulla necessità di credere in se stessi e di non abbandonare gli affetti veri. Il terzo capitolo arriverà nel 2024 e non sarà da meno.