John Wick 4

#JW4

Alla fine del capitolo precedente, il terzo e in un primo momento considerato l’ultimo, John Wick era rimasto ferito ed era pronto ad allearsi con Bower King (Laurence Fishburne) per combattere la Gran Tavola, il gran consiglio criminale mondiale. Ora Wick è alla ricerca di un modo per sconfiggerla e liberarsi definitivamente: un modo per riconquistare la libertà. Ma prima dovrà affrontare numerosi combattimenti e ostacoli e un ultimo grande nemico.

Il leggendario-killer soprannominato Baba Yaga ha vissuto sotto protezione nel regno del Re della Bowery. Ora in “John Wick 4” è il momento di avere la sua vendetta. La Gran Tavola, all’unanimità, ha dato pieni poteri al Marchese de Gramont per riportare l’ordine nelle sue enclave, e questi come primo atto ha stabilito la destituzione di Winston e l’abbattimento del Continental. Inizia così l’ultimo periplo di Wick, lungo il quale incontrerà vecchi e nuovi nomi, come l’assassino cieco Caine, la Ruska Roma, Shimizu il direttore del Continental di Osaka, il Reggente e altri più o meno letali amici-nemici.

Keanu Reeves as John Wick in John Wick 4. Photo Credit: Murray Close

Una sequela di proiettili, coltelli e schizzi di sangue con un sicario Wick (Keanu Reeves in perfetta forma tanto che gran parte delle scene sono interpretate da lui senza stuntman o controfigura) prende parte a lunghe e se vogliamo sfinenti sequenze action senza stacco né una pausa raggiungono il puro post-realismo. Potenza fisica e visiva si sposano alla perfezione, tra ambientazioni imponenti e industriali, passando per il deserto (forse giordano) fino ad arrivare a Parigi, nello scontro finale al Sacre Coeur. Per gli amanti del genere il pacchetto è infiocchettato alla perfezione.