Torna dal 2 al 9 agosto a Rocca di Mezzo (Aq) il festival TiQ – Teatro in Quota, la sesta edizione, dal titolo “Punti Cardinali”, per la direzione artistica di Alessandro Businaro e per la direzione esecutiva di Dario Del Fante. Il festival è realizzato da Re:main APS con il sostegno di Pro Loco Rocca di Mezzo, del Comune di Rocca di Mezzo e del Parco Regionale Sirente Velino, e con il patrocinio del Teatro Stabile d’Abruzzo, della Consulta dei Giovani dell’Altopiano e di Impressione StudioCreativo.
– accoglie artiste e artisti provenienti da tutte le discipline appartenenti al mondo delle arti dal vivo e cerca, in un territorio florido come quello dell’Altopiano delle Rocche, di portare avanti un‘indagine sul contemporaneo a contatto con la cittadinanza. L’edizione 2022 si presenta come un laboratorio libero, non esclusivo e recettivo, in cui le figure artistiche, attraverso il rapporto con il pubblico, con il corpo, e con la tecnologia, con la parola e con lo spazio urbano, possano mettere in crisi il significato del termine ‘teatro’: «Per questa nuova edizione – dichiara Alessandro Businaro – abbiamo lavorato in continuità con l’anno scorso nel configurarci come un luogo aperto al dialogo, attraverso laboratori e residenze, e attento a diversi percorsi artistici, sia quelli già largamente riconosciuti e affermati sia quelli in via di formazione e scoperta». Una settimana di eventi, 7 spettacoli e 3 laboratori. Protagonisti, in o.a., Laura Accardo e Andrea Dante Benazzo, Alessandro Businaro, Fabio Condemi, Dario Felli, Frosini/Timpano, Silvia Gribaudi, Giulia Odetto, Elia Tapognani. Quartier generale del festival sarà anche quest’anno il Parco Regionale Sirente Velino. Altri luoghi coinvolti saranno la Palestra Polivalente L. Sebastiani e il Rifugio Vincenzo Sebastiani, che rispettivamente ospiteranno gli spettacoli di apertura e di chiusura del programma.
Il festival Teatro in Quota, oltre ad avere un suo cartellone di appuntamenti, a ingresso con offerta libera, è al secondo anno di attività di affiancamento alla produzione, riservata a un progetto precedentemente selezionato tramite bando. A vincerlo quest’anno è stato “ – ” di Filippo Lilli e Valentina Sansone, con la seguente motivazione: «tra tutte le proposte quella di Lilli / Sansone si è distinta per la volontà di portare l’arte performativa al centro della comunità attraverso uno studio di natura fisica che si propone di coniugare suono e danza in una dinamica partecipativa». La campana, nata come segnale di richiamo, ha subìto attraverso i secoli un’evoluzione, che ha portato a un progressivo miglioramento nella qualità del suono, originando la possibilità di creare accordi musicali. L’interesse di Filippo Lilli e Valentina Sansone si rivolge principalmente al campanile della Chiesa di Santa Maria della Neve a Rocca di Mezzo. A partire dal 31 luglio, il duo artistico risiederà nel Comune di Rocca di Mezzo per lavorare, aprendosi anche al pubblico di visitatori, alla realizzazione di uno spettacolo di natura partecipativa che ruoterà attorno alle suggestioni simboliche, sonore e figurative del campanile della città, e che debutterà nella sua forma compiuta nel 2023 al festival Teatro in Quota.
IL PROGRAMMA
Ad aprire l’edizione 2022 martedì 2 agosto, ore 21.30, sarà proprio il debutto, in prima assoluta, dello spettacolo vincitore lo scorso anno dell’Open Call Residenza di Teatro in Quota, “end-to-end” di Andrea Dante Benazzo e Laura Accardo, in scena nella Palestra Polivalente L. Sebastiani, che, a partire dalla chat di una relazione sentimentale conclusa, si pone l’obiettivo di indagare le contraddizioni del linguaggio amoroso e della comunicazione digitale. Mercoledì 3 agosto alle 21.30, nella Sede Parco Regionale Sirente Velino, in scena il nuovo spettacolo dell’apprezzato duo Frosini/Timpano, “Disprezzo della donna”: Elvira Frosini e Daniele Timpano in uno spettacolo femminista composto da materiali che non lo sono affatto, liberamente tratto da testi e manifesti di autori e autrici del Futurismo italiano.
Spazio al laboratorio condotto dalla pluripremiata coreografa Silvia Gribaudi, il cui lavoro incarna leggerezza, ironia e libertà, giovedì 4 e venerdì 5 agosto alle 15.00 presso Villa Cidonio – Sede Parco Regionale. Si chiama “Il corpo libero” il suo laboratorio: un’occasione di incontro in due appuntamenti, aperti a tutti e che non richiedono nessuna competenza tecnica. Durante il laboratorio il corpo si muoverà fra una dimensione ludica e quella tecnica della ricerca artistica. Si intrecceranno danza contemporanea e l’immaginario clownesco, valorizzando in particolare il tema del ‘fallimento’, l’imperfezione e l’errore, che diventano in termini espressivi la più grande opportunità. Venerdì 5 agosto Silvia Gribaudi sarà in scena (ore 19.00 e in replica ore 21.30, Sede Parco Regionale Sirente Velino) con “Peso Piuma”, una performance ispirata a “La morte del cigno” e in particolare alla prima versione composta nel 1901, creata dal coreografo Michel Fokine e danzata da Anna Pavlova, che nella sua interpretazione inserì movimenti che erano espressione del suo sentire, compiendo un atto rivoluzionario che tradiva i codici della danza dell’epoca.
Domenica 7 agosto (21.30, Sede Parco Regionale), Lidia Luciani, Daniele Giacometti e Giulia Odetto, con la regia di quest’ultima, presentano “Il mio corpo è come un monte – uno studio”, progetto vincitore di Powered by REf 2021. Il lavoro parte dall’espressione di un desiderio razionalmente irrealizzabile: voler essere una montagna. La performance darà forma al tragitto visivo e sonoro percorso da questo desiderio, che condurrà all’accettazione dell’irrazionale. La sperimentazione tra i linguaggi centrale all’interno del programma di Teatro in Quota troverà spazio anche nel concerto di musica elettronica di e con Dario Felli, dal titolo “YYY. You-Your-Years”, lunedì 8 agosto (21.30, Sede Parco Regionale Sirente Velino), che offre una raccolta di paesaggi ed eventi sonori collezionati nell’arco degli ultimi anni e ricomposti con l’obiettivo di ricercare il delirio, la sospensione del giudizio, l’introspezione in forma meditativa e l’accettazione del tradimento delle proprie aspettative.
Martedì 9 agosto, alle 17.45, presso il Rifugio Vincenzo Sebastiani, in alta quota, andrà in scena “35040”, ideato e scritto da Alessandro Businaro, studio per un lavoro che porterà una testimonianza propria e della famiglia Businaro, e attraverso quattro performer indagherà l’inevitabile visione soggettiva del mondo che ci circonda. “35040” è il codice di avviamento postale di Villa Estense (PD), luogo di nascita della famiglia Businaro. Lo spettacolo farà riflettere sul tema della “casa”, dello spazio domestico e quindi della famiglia, utilizzando un dispositivo scenico in cui ciascuno potrà ascoltare una testimonianza diversa di episodi e luoghi del passato per poi connetterla secondo il proprio punto di vista, con degli accadimenti fisici che avverranno davanti agli occhi di tutti. Dal 2 al 9 agosto, in città, si potrà incontrare Elia Tampognani, che a orari casuali farà capolino tra le strade di Rocca di Mezzo con la sua performance di clown “Modù”, in cui veste i panni di un lustrascarpe che si prepara alla giornata lavorativa e cerca clienti e nella quale il fallimento, il caos e la precisone del gesto portano a una perenne contestazione della realtà.
Dopo il 9 agosto, il festival Teatro in Quota avrà una coda. Ci saranno due laboratori a pagamento dal 10 al 16 agosto. Il primo, “Specie di spazi” condotto dal regista Fabio Condemi, insignito nel 2021 dell’importante Premio Ubu, e rivolto a drammaturghi e drammaturghe, performer, danzatori e danzatrici, artiste e artisti visivi, musicisti e musiciste e a non professionisti che hanno voglia di confrontarsi su questo tema, avrà l’obiettivo la produrre testi e brevi performance a partire dagli esercizi di scrittura e di osservazione proposti da Georges Perec nel suo libro Specie di spazi. Negli stessi giorni, “Padri Nostri” è un laboratorio per artiste e artisti performativi (attori e attrici, danzatrici e danzatori, ecc.) attorno alle tematiche dell’eredità e della familiarità condotto e voluto da Alessandro Businaro: una settimana di scambio disarmato sulla relazione con i nostri padri, con le nostre madri, con la terra dove siamo nati.
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