Old

la locandina

Per trovare una cura alle malattie rare è lecita qualsiasi soluzione, anche la morte di altri esseri umani da utilizzare come cavie? Secondo Shyamalan no. Con Old il regista racconta la storia di Guy e Prisca, coppia in crisi con due figli, Trent e Maddox, che per tentare di staccare da tutto si prendono un periodo di relax in un resort esclusivo e poco noto. Il gestore del villaggio turistico gli propone di accedere a una spiaggia oceanica incontaminata, a loro e a pochi altri ospiti privilegiati. Ben presto i Capa scoprono a loro spese che il luogo nasconde un segreto.

Il tempo scorre, il tempo fugge come anche le malattie che abbiamo dentro di noi. Proprio queste possono diventare, se accelerate nella loro evoluzione e trasformazione, il mezzo per capire come curarle. Conosciuto principalmente per “The Sixth Sense – Il sesto senso“, Shyamalan questa volta analizza il presente con la macchina da presa sempre in primo piano: non c’è realtà sullo sfondo, ogni cosa accade qui e ora. E la natura incontaminata diventa il tramite per il suo nuovo capitolo registico.

Old è la trasposizione della graphic novel “Castello di sabbia“ (Sandcastle, in originale), di Pierre Oscar Lévy e Frederik Peeters (Coconino Press) e sul grande schermo viviamo lo stesso senso di rischio, di pericolo incombente, di paura, di incertezza che arriva da qualcosa di superiore e incontrollabile, come quando facciamo un castello di sabbia, destinato a sparire…