Si entra a teatro con la consapevolezza di assistere ad uno spettacolo per bambine mascherate da Rapunzel (Raperonzolo per le baby boomers che leggevano la fiaba sull’enciclopedia per l’infanzia “Quindici”), entusiaste perché vedranno i protagonisti dal vivo, che conoscono la storia a memoria e aspettano il momento clou della storia, quando i due protagonisti si baciano. Poi si riflette su altro, su una fiaba che indaga l’ossessione, tutta moderna, dell’eterna gioventù, sui lati oscuri del mondo femminile, invidie, dinamiche familiari. Il tutto interpretato con una sottile ironia, senza prendersi troppo sul serio.

Rapunzel (Alessandra Ferrari) è la figlia desiderata di una coppia reale, rapita appena nata dalla zia Gothel (Lorella Cuccarini), per poter godere dei poteri magici di eterna giovinezza. Gothel è invidiosa della sorella regina, madre e moglie, mentre a lei resta solo la battaglia in favore della bellezza e gioventù a discapito della vita di Rapunzel, segregata in una torre nel bosco. Prima o poi arriva un principe azzurro a salvarla: Phil (Giulio Corso) non proprio ineccepibile (ha rubato la corona del re padre di Rapunzel), consapevole di non essere perfetto e per questo divertente, umano, reale. Corso ha una bella voce, che sembra modulare senza il minimo sforzo, si muove sul palco con eleganza anche quando cade a seguito di “finte” pose da corteggiatore.

Lorella Cuccarini è seducente, ironica, versatile. Scelta non facile quella di interpretare il ruolo della “zia cattiva” senza essere odiata dal pubblico, soprattutto se si considera che il suo ruolo è valorizzato senza oscurare la storia dei protagonisti (per merito suo? Della regia? Forse di entrambi). Molto divertenti e ben definite le figure di contorno (i fiori canterini di Rapunzel, l’ex giullare di corte poi diventato soldato). La regia fluida e misurata di Maurizio Colombi riesce a mettere in secondo piano le scenografie fiabesche che rischiano di risultare un po’ eccessive. Anche il lieto fine è stemperato dall’interventismo di madre Gothel. Fiaba moderna.

TitoloRapunzel
AutoreFratelli Grimm
RegiaMaurizio Colombi
MusicheMagnabosco, Procacci, Barillari
SceneAlessandro Chiti
CostumiFrancesca Grossi
SuonoMaurizio Capitini
CoreografieRita Pivano
LuciAlessandro Velletrani
InterpretiLorella Cuccarini, Alessandra Ferrari, Giulio Corso
Durata150'
Anno2014
GenereMusical
Applausi del pubblicoFragorosi
In scenaDal 18 dicembre al Teatro Brancaccio