Vincenzo Salemme regala all’affezionato pubblico romano una commedia brillante, ricca dell’acuto umorismo proprio del grande mattatore napoletano. Rocco, un anonimo e sconsolato piccolo borghese, la mattina di Ferragosto si rende conto che la sua virilità lo ha abbandonato; il suo alter ego è diventato un’entità autonoma dall’ironico nome di “Tronchetto della felicità”. Trascurato e considerato un semplice ‘inquilino del piano di sotto’, il Tronchetto si presenta dall’antico padrone e gli dice chiaramente: «Se non ricominci a sognare, tu non mi vedi più». Esterna così le frustrazioni in riflessioni semiserie sulla vita, evoca ricordi della giovinezza spensierata con l’intento di scuotere Rocco dalla sua passività per vivere avventure mai provate prima. Fino alla sorprendente conclusione.
Ispirata dal romanzo “Io e Lui” di Moravia, “Sogni e Bisogni” si inserisce nel cammino autoriale di Salemme, volto alla dissoluzione della struttura classica della commedia chiusa nel recinto del palcoscenico e della relativa finzione, a favore di una struttura aperta e intenzionalmente interattiva nei riguardi del pubblico. Ciò incontra la natura istrionica del comico partenopeo, consentendogli di far deflagrare la propria vis comica in uno scoppiettio di battute, smorfie e scenette esilaranti, in grado di coinvolgere il pubblico e renderlo anche complice della finzione scenica, con assoluta padronanza tecnica e recitativa.
Lo spettacolo mostra le corde nella coesione del testo, con la parte finale un po’ pretestuosa e appiccicata, volta essenzialmente a conferire dignità drammaturgica alla sceneggiata farsesca, che copre la maggior parte dello spettacolo. Non era necessario; tutto sommato la leggerezza dell’idea e l’efficacia della resa ritmica dell’interazione tra lui e “Lui” sostengono la commedia e la giustificano per se stessa, senza bisogno di pistolotti finali e appelli alla coscienza dello spettatore, di cui c’è un eccessivo ricorso di questi tempi.
Titolo | Sogni e Bisogni. Incubi e risvegli |
Autore | Vincenzo Salemme |
Regia | Vincenzo Salemme |
Musiche | Antonio Boccia |
Scene | Alessandro Chiti |
Costumi | Mariano Tufano |
Luci | Umile Vainieri |
Interpreti | Vincenzo Salemme, Nicola Acunzo, Domenico Aria, Andrea Di Maria, Antonio Guerriero |
Durata | 100' |
Anno | 2014 |
Genere | Commedia |
Applausi del pubblico | A scena aperta |
In scena | Al Teatro Olimpico dal 16 dicembre 2014 al 25 gennaio 2015 |
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