Shazam!

La locandina

In tema di supereroi l’umanità si divide grossomodo in due grandi categorie: ci sono quelli che proprio ne vanno matti e possiedono una o più felpe con il loro supereroe preferito in bella vista; poi ci sono quelli che solo “Dogma 95” e film russi in lingua originale senza sottotitoli, e affermano che i film sui supereroi non fanno per loro. Non ne hanno mai visto neanche uno. I primi ignorano i secondi; i secondi giudicano male i primi. Forse con “Shazam!” persino qualche socio del circolo dei film russi si divertirebbe davvero, sorriderebbe e proverebbe addirittura un po’ di commozione. Ma non andrà mai a vederlo ed è un gran peccato.

“Shazam!” è un film di magia e supereroi è vero, ma anche un po’ favola contro la famiglia tradizionale che genera mostri – il cattivissimo Thaddeus Sivana è addirittura troppo buono per essere cresciuto con quel padre e quel fratello – e un po’ romanzo di formazione ironico, aggraziato e mai melenso. Billy Batson, l’antagonista buono di Thaddeus, a cui basta pronunciare la parola Shazam per trasformarsi in un supereroe, è un adolescente che sta cercando la sua strada. Ci riuscirà grazie a una sequela di avventure strampalate, grazie al suo aiutante personale specializzato in materia di supereroi (Freddy) e a una famiglia bizzarra che più bizzarra non si può.

Il buon ritmo della sceneggiatura (Henry Gayden) tiene lo spettatore sempre con sé e gli regala delle scene esilaranti in cui le situazioni più pericolose o drammatiche vengono affrontate con la leggerezza degli anni che precedono i venti. È questo contrasto che strappa un sorriso e che agli adulti può far venire anche un po’ di malinconia. Sempre perfetto Mark Strong nel ruolo del cattivissimo (qui interpreta il dottor Sivana), ma non sono da meno gli antagonisti grandi e piccoli: Zachary Levi nel ruolo del supereroe Shazam, un Asher Angel un po’ malinconico e un po’ combattivo che interpreta il giovane Billy Batson – eroe suo malgrado – e Jack Dylan Frezer, nel ruolo del geniale e stralunato Freddy, lo sfigato della scuola.

È possibile che gran parte degli spettatori esca dal cinema urlando mentalmente “Shazam!“: se si fossero trasformati avrebbero potuto combattere ad armi pari con i loro personali Thaddeus Sivana.

(Alberta Arena)