Le buone intenzioni c’erano tutte: una commedia napoletana fuori dagli schemi, surreale e colorata, dove esce fuori una Napoli vivace e canterina, che sa anche prendersi in giro. Nonostante queste premesse “Achille Tarallo” non decolla. Rimane un esperimento curioso ma non un film compiuto. La storia, la vita di un conducente di autobus che canta ai matrimoni rigorosamente in italiano rifiutando lo stereotipo della canzone napoletana, è slabbrata, un po’ dilettantesca, poco coesa dal punto di vista della sceneggiatura e dello stile dove le invenzioni visive, alcune interessanti (per esempio i titoli di testa visti dall’alto scritti sui palazzi), rimangono a se stanti, non diventando tessuto narrativo del film.
È un peccato questa deriva un po’ approssimativa perché il film ha il merito di proporre due attori di genere come Biagio Izzo e Ascanio Celestini in una veste differente, nella quale tirano fuori una prova davvero convincente nei panni di un credibile Achille Tarallo il primo e di un impresario scalcinato il secondo.
Titolo italiano | Achille Tarallo |
Titolo originale | id. |
Regia | Antonio Capuano |
Sceneggiatura | Antonio Capuano |
Fotografia | Gianluca Laudadio |
Montaggio | Giogiò Franchini, Diego Liguori |
Scenografia | Antonella Di Martino |
Costumi | Francesca Balzano |
Musica | Enzo Foniciello |
Cast | Biagio Izzo, Ascanio Celestini, Tony Tammaro |
Produzione | Skydancers, Mad Entertainment, Rai Cinema, Notorius Pictures |
Anno | 2018 |
Nazione | Italia |
Genere | Commedia |
Durata | 103' |
Distribuzione | Notorious Pictures |
Uscita | 25 Ottobre 2018 |
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