Il 3 marzo 1953, Giuseppe Stalin, capo supremo dell’Unione Sovietica, crolla a terra stroncato da un’emorragia cerebrale. La sua morte viene però dichiarata ufficialmente solo due giorni più tardi, durante i quali la squadra ministeriale del defunto Dittatore si scontra per ottenere il potere supremo. Tra i protagonisti del teatrino di follia e disumanità che ne scaturisce, sono presenti i figli di Stalin, Vasilij e Svetlana, il generale Georgij Žukov, Nikita Khrushchev, Georgij Malenkov e il depravato Lavrentij Berija.
Armando Iannucci, padre napoletano e madre scozzese, porta sul grande schermo la graphic novel (edita in Italia da Mondadori Comics, collana Historica) La Morte di Stalin realizzata in Francia da Dargaud per la sceneggiatura di Fabien Nury e le matite di Thierry Robin. Lo fa attraverso uno stile irriverente, un mood narrativo che ricorda in parte la comicità grottesca dei Monty Python (sigillata dalla presenza di Michael Palin nel ruolo del diplomatico Molotov), raccontando fatti storici realmente accaduti attraverso la lente deformante della commedia; una commedia sul potere, sui giochi di “ruolo” che questo spinge ad interpretare, sulle alleanze e repentini stravolgimenti che la successione al “trono” di Padre Supremo dell’Unione Sovietica costrinse le alte gerarchie politiche e militari, di fronte alla repentina e prematura scomparsa del leader Stalin.
Ne esce una pellicola anomala ed inusuale, spiazzante per certi versi, dove tra risate e fiumi di sangue e violenze si gioca una partita a scacchi da cui dipenderà il futuro non solo dell’Unione Sovietica, ma del mondo intero. Le violenze pubbliche come i vizi privati, le esecuzioni sommarie come gli intrighi ed i sotterfugi, altri non sono che spunti narrativi di una commedia di pupi e pupazzi, protagonisti di un grande teatro dell’assurdo in cui muovere file e pedine, passando sopra tutto e tutti con l’unico fine della conquista del Potere.
Un grande cast eterogeneo in cui emerge un redivivo Steve Buscemi, per un piccolo film da vedere con la medesima curiosità e libertà di pensiero di un “incontro ravvicinato del terzo tipo”.
Titolo originale | The Death of Stalin |
Regia | Armando Iannucci |
Sceneggiatura | Armando Iannucci, David Schneider, Ian Martin, Peter Fellows |
Fotografia | Zac Nicholson |
Montaggio | Peter Lambert |
Scenografia | Cristina Casali |
Musica | Christopher Willis |
Cast | Steve Buscemi, Simon Russell Beale, Paddy Considine, Rupert Friend, Jason Isaacs, Michael Palin, Andrea Riseborough, Jeffrey Tambor, Olga Kurylenko |
Produzione | Quad Productions, Main Journey, Gaumont |
Anno | 2017 |
Nazione | Regno Unito, Francia, Stati Uniti d'America |
Genere | Commedia |
Durata | 106' |
Distribuzione | I Wonder Pictures |
Uscita | 04 Gennaio 2018 |
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