L’uomo che non capiva troppo. Reloaded

A distanza di 7 anni da “L’uomo che non capiva troppo”, Lillo & Greg riesumano i medesimi personaggi per scaraventarci nuovamente all’interno di un mondo che strizza l’occhio a 007 e pesta i piedi a Matrix, tra spie e super cattivi, pronti a contendersi una preziosa reliquia con cui dominare il mondo.
Ritroviamo l’imborghesito Felix (Lillo) che dopo una gioventù alla Indiana Jones, ora appassisce in casa davanti alla serie televisiva preferita (Guardia di finanza 2) mentre il migliore amico Oscar, un passato da sfigatissimo nerd, sfoggia oggi una posa ed un successo da playboy incallito. Tutto cambia improvvisamente quando Felix si rende conto che quanto gli ruota intorno non è altro che una finzione, costruita ad arte per proteggerlo da un pericolo incombente.

Con il passare del tempo, spettacolo dopo spettacolo (da Intrappolati nella commedia,  La Fantastica Avventura di Mr. Starr fino a Marchette in trincea) ci convinciamo sempre di più che la comicità grottesca, a tratti surreale, che punta fortemente sulla complicità del duo romano, si addice alla forma breve. Tutti i difetti evidenziati negli spettacoli di cui sopra, si ripropongono in maniera scientifica anche in questa ultima fatica, che regge per la prima mezz’ora di spettacolo prima di rimanere imbrigliato in sequenze e gag ripetute e ripetitive, la cui carica comica evapora ad ogni reiterazione. Greg, autore della commedia, riempie il palcoscenico dalle scenografie virtuali di Andrea Simonetti di personaggi inutili ai fini dello sviluppo dello spettacolo, se non per allungare fino all’insostenibile la minestra proposta.

La comicità di Lillo & Greg per rendere al meglio ha necessità di costruirsi intorno ad una struttura drammaturgica forte ed articolata, in cui innestare le esilaranti battute e gag di cui il duo è capace. Ripensando al loro passato musicale con la band ‘Latte e i suoi derivati’, al ritmo sfrenato della recitazione, all’intesa esistente, alla naturale simpatia che sono capaci di suscitare, ci viene un’idea che ipotiziamo e MAGARI venisse accolta… Perchè non portare a teatro The Blues Brothers? Un adattamento teatrale ad hoc e Lillo e Greg nei panni di Jake ed Elwood, verrebbe fuori uno spettacolo da urlo. Pensateci ragazzi…