Sulla scena del crimine di un plurimo omicidio, viene rinvenuto il corpo nudo di una giovane ragazza, semisepolta nello scantinato di una casa. Il corpo sembra un elemento estraneo alla strage avvenuta e viene trasporato al locale obitorio per essere sottoposto ad autopsia da parte del medico legale coadiuvato dal giovane figlio.
Ma man mano che l’autopsia procede, il corpo inizia a rivelare indicibili stranezze, come avvenimenti al di fuori di ogni logica e plausibilità iniziano a prendere vita tra le stanze del vecchio obitorio.
Autopsy è un piccolo horror claustrofobico che si ispira a due gioiellini quali Il coltello nell’acqua e Repulsione di Roman Polansky. Pone le sue radici nelle tre famose unità teorizzate da Aristotele nella sua Poetica. Unità di luogo: l’azione deve svolgersi in un unico luogo, l’obitorio. Unità di tempo: l’azione deve svolgersi in un unica giornata dall’alba al tramonto, nel nostro caso dal tramonto all’alba. Unità di azione: il dramma doveva comprendere un’unica azione con l’esclusione di trame secondarie o successivi sviluppi, l’autopsia appunto.
Questo permette una concentrazione emotiva che colpisce e promette quello che mantiene. Il confronto/scontro tra la scienza (l’autopsia con le sue regole, procedure, analisi) e quanto di non logico e spiegabile inizia a manifestarsi intorno ad essa, crea il giusto interesse nello spettatore, costruisce una tensione che cattura l’attenzione, si sviluppa in maniera se vogliamo prevedibile ma verosimile. “Anche se gli eventi che accadono sono di carattere soprannaturale, l’indagine in corso è scientifica e coerente – ricorda lo sceneggiatore Goldberg – E’ questa la vera fonte di terrore.”
Sintesi: due personaggi principali con Brian Cox (Manhunter – Frammenti di un omicidio) e Emile Hirsch (Into The Wild) nei panni della coppia di medici legali padre/figlio in 86 minuti di proiezione condensati in un racconto che non permette pause, con atmosfere “europee” create dal talentuoso regista norvegese André Ovredal che aveva precedentemente colpito l’attenzione di pubblico, critica e produttori col suo mockumentary fantasy Trollhunter.
Titolo originale | The Autopsy of Jane Doe |
Regia | André Overdal |
Sceneggiatura | Ian Goldberg, Richard Naing |
Fotografia | Roman Osin |
Montaggio | Patrick Larsgaard |
Musica | Danny Bensi, Saunder Jurriaans |
Cast | Brian Cox, Emile Hirsch, Olwen Kelly |
Produzione | 42, IM Global, Impostor Pictures |
Anno | 2016 |
Nazione | UK |
Genere | Horror |
Durata | 86' |
Distribuzione | M2 Pictures |
Uscita | 08 Marzo 2017 |
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