Come si suol dire: Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi! Detto popolare che calza a pennello al diavoletto inetto e pasticcione protagonista della commedia musicale e… se il tempo fosse un gambero! in scena in Prima Nazionale al Teatro Brancaccio di Roma.
A distanza di 30 anni dal suo debutto al Teatro Sistina con Enrico Montesano e Nancy Brilli nei panni dei protagonisti e la regia di Pietro Garinei, la commedia musicale scritta da Jaja Fiastri e Bernardino Zapponi con le musiche del Maestro Armando Trovajoli, torna a “nuova vita” conservando nello spirito quella “allegra e simpatica romanità di fondo” che fece il successo dell’edizione originale e della produzione del duo Garinei & Giovannini (da Rugantino ad Alleluja brava gente), a cui questa commedia si accorda.
La storia è un viaggio nel tempo a ritroso (come il gambero del titolo appunto) che porta l’ottuagenaria Adelina dalla Roma del 2016 a quella di 60 anni prima, quando con la madre frequentava con il banchetto di frutta e verdura, il mercato di Campo de’ Fiori e veniva corteggiata dall’algido Principe Poniatowskij; tentativi di corteggiamento che terminavano con un inesorabile e ripetuto schiaffo.
Ma a distanza di anni, seppur di fronte ad una nuova occasione per cambiar vita, imparando dagli errori del passato, Adelina sembra ripetere proprio i medesimi errori, nonostante il complice ed a sua insaputa aiuto di Max, diavolo pasticcione di cui all’inizio… Perché appunto “il diavolo fa le pentole ma non i coperchi”.
Se Francesco Pannofino nel ruolo del Diavolo è irresistibile nel recitato e lavora di mestiere e professionalità sul cantato, conquista e coinvolge l’entusiasmo della giovane Emy Bergamo (Adelina), che dopo il successo nei panni di Rosetta nel Rugantino accanto a Brignano, mette a segno un altro bel personaggio di popolana romana, tra ingenuità e malizia.
“e… se il tempo fosse un gambero” è un viaggio nel tempo sul filo della nostalgia, che nonostante i dovuti aggiornamenti al testo operati dal regista Saverio Marconi, conserva quel vago sapore vintage che riscalda i cuori e solleva lo spirito. Talvolta la semplicità è un’arma vincente: la leggerezza della recitazione di una compagnia che sembra divertirsi; le musiche orecchiabili di Trovajoli; una scenografia che incentrata sulla piattaforma centrale girevole che ricorda tanto il Sistina che fu nella memoria dei romani, attraverso rapidi cambi di quinte, rende bene i molteplici scenari in cui si muove la storia; un corpo di ballo coeso che si muove con gioia e levità sulle coreografie di Rita Pivano.
Titolo | e... se il tempo fosse un gambero? |
Autore | Jaja Fiastri, Bernardino Zapponi |
Regia | Saverio Marconi |
Musiche | Armando Trovajoli |
Scene | Gabriele Moreschi |
Costumi | Carla Accoramboni |
Coreografie | Rita Pivano |
Interpreti | Francesco Pannofino, Emy Bergamo, Daniela Terrieri, Lucianna De Falco, Maurizio Pepe, Fabrizio Corucci |
Durata | 130' |
Produzione | Viola Produzioni |
Anno | 2016 |
Genere | Commedia musicale |
Applausi del pubblico | Ripetuti |
In scena | fino al 15 Gennaio 2017 al Teatro Brancaccio di Roma |
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