“Niente buchi, niente Olocausto”
Il film tratta la storia vera di un processo durato dal 1996 al 2000.
Facciamo un passo indietro, quando la storica e professoressa statunitense Deborah E. Lipstadt (interpretata da Rachel Weisz), pubblicò un libro nel 1993 dal titolo: “Denying The Holocaust- The Growing Assault On Truth And Memory”, per spiegare su quali elementi i “negazionisti”, come l’antagonista David Irving, affermassero che la Shoa non fosse mai accaduta, che Hitler non aveva mai pensato di sterminare gli ebrei, che i campi di concentramento erano luoghi di lavoro e che gli ebrei morti in realtà non fossero stati uccisi intenzionalmente. Gli ebrei vittime dell’Olocausto sarebbero stati appena qualche migliaio e non milioni; delle camere a gas non esistono foto e documentazioni, sono pura invenzione; di conseguenza l’Olocausto non è mai esistito.
La Lipstadt taccia Irving (uno strepitoso Timothy Spall) di essere un falso, un manipolatore delle prove e apologeta del Nazismo. Questo sentendosi imperdonabilmente offeso dalle tesi della Lipstadt la cita in giudizio per diffamazione. Il paradosso della vicenda risiede nel fatto che per la legislazione britannica nei reati di diffamazione è la difesa adavere l’onere ella prova, ovvero dovrà essere la stessa Lipstadt a dover dimostrare la VERIDICITA’ delle sue affermazioni, producendo prove concrete, ossia che l’OLOCAUSTO è accaduto veramente.
La raccolta delle prove sarà per la protagonista ed il suo team di difesa il “solicitor” Anthony Julius, legale della principessa Diana (interpretato da un bravissimo Andrew Scott) ed il “barrister” Richard Rampton (un magistrale Tom Wilkinson), un viaggio sulla verità, nel dolore e nella sofferenza di quanti hanno perso la vita, in cui l’unica strategia vincente sarà un drammatico silenzio, capace di fare emergere la verità smascherando la falsità delle accuse contestatele.
Il regista Mick Jackson, noto per il film “The bodyguard”, dirige in modo avvincente e coinvolgente, riuscendo a dar sapore ad alcuni aspetti importanti, quali l’importanza del “gruppo” nella ricerca della verità, la commozione nelle visita al campo di sterminio, la tensione dei dibattiti in aula. Gli interpreti e la regia si sostengono vicendevolmente, per un prodotto teso e convincente, che svela una pagina per molti poco conosciuta della nostra storia recente.
Il film è tratto dal libro di Deborah E. Lipstadt “La verità nascosta”, nelle librerie a partire dal 15 novembre 2016 per Mondadori.
Titolo italiano | La verità negata |
Titolo originale | Denial |
Regia | Mick Jackson |
Sceneggiatura | David Hare |
Fotografia | Haris Zambarloukos |
Montaggio | Justine Wright |
Scenografia | Andrew McAlpine |
Costumi | Odile Dicks-Mireaux |
Musica | Howard Shore |
Cast | Rachel Weisz, Tom Wilkinson, Timothy Spall, Andrew Scott, Jack Lowden, Caren Pistorius, Alex Jennings, Harriet Walter |
Produzione | Shoebox Films, Krasnoff, Foster Entertainment, Participant Media |
Anno | 2016 |
Nazione | USA, UK |
Genere | Drammatico |
Durata | 100' |
Distribuzione | CINEMA |
Uscita | 17 Novembre 2016 |
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