Uomini assediati che tengono imprigionati altri uomini e che trattano per la loro liberazione. Un classico plot che offre un punto di partenza interessante verso diverse possibilità: comiche, drammatiche, poliziesche. Un plot declinato al cinema, in letteratura ed ora anche a teatro, con alterne fortune. “Ostaggi” di Angelo Longoni (qui anche regista) rientra in questa tradizione.
All’interno di una panetteria di un fornaio italiano, egoista ed intollerante, si ritrovano personaggi borderline (un’anziana pensionata, una prostituta dal cuore d’oro e un extracomunitario in fuga), ostaggi di un uomo che, arma in pugno, si rifugia all’interno dell’esercizio commerciale: è braccato dalla polizia. Non è un delinquente, ma un disperato a cui la vita ha tolto tutto in pochi istanti e in quanto disperato, senza nulla da perdere. Un uomo molto pericoloso.
Ne poteva nascere un grande thriller, ma Longoni sceglie la strada della commedia urlata e grottesca, dove i sequestrati diventano presto complici del sequestratore, suggerendo mosse e tattiche da adottare. La tensione viene a mancare totalmente, sostituendosi a quella di una brigata scomposta, chiassosa e maleducata. Se poi aggiungiamo una storia e dei dialoghi infarciti di stereotipi, luoghi comuni e banalità populistiche alla Del Debbio e la fissità della scena non alleggerita da movimenti scenici degli attori, la frittata è fatta.
Una recitazione sopra le righe quando non urlata di Michela Andreozzi, Pietro Genuardi e Gabriele Pignotta è solo in parte attutita e contrastata da quelle più verosimili di Jonis Bascir (autore anche delle musiche) e di Silvana Bosi la più convincente dei cinque. Se l’intenzione era di far riflettere, mostrando lo specchio del Paese con il sorriso sulle labbra, l’operazione è doppiamente fallita. Risultato finale: si ride poco, si pensa meno.
Titolo | Ostaggi |
Autore | Angelo Longoni |
Regia | Angelo Longoni |
Musiche | Jonis Bascir |
Scene | Francesco Ghisu |
Costumi | Margherita Longoni |
Luci | Angelo Longoni |
Interpreti | Michela Andreozzi, Pietro Genuardi, Gabriele Pignotta, Jonis Bascir, Silvana Bosi |
Durata | 90' |
Produzione | Viola Produzioni, Pragma Srl Produzioni |
Anno | 2016 |
Genere | Commedia |
Applausi del pubblico | Ripetuti |
In scena | 8-20 Novembre Sala Umberto, Roma |
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