Ad accogliere gli spettatori c’è una distesa di foglie secche, che ricopre le tavole del palcoscenico. Sulla destra Rocco Papaleo (voce), Arturo Valiante (pianoforte) e Ciccio Accardo (chitarra) sono alle prese con una montagna di patate da pulire, mentre sul fuoco una pentola emette sbuffi di vapore.

Così inizia La fantasia mi consola, il nuovo spettacolo di Rocco Papaleo in scena fino al 22 novembre al Teatro Lo Scalo di Roma. Un teatro canzone alla Gaber, dove le musiche tra jazz, blues e rap introducono e chiudono piccole storie sospese tra realtà ed immaginazione, viaggi nella memoria del protagonista o in quella collettiva, che scorrono leggere tra il surreale ed il grottesco, venate ora di gioia e speranza, ora di malinconia.
Scene di vita quotidiana, raccontate come si raccontano le storie in una cena tra amici, con Papaleo che cerca e trova un contatto diretto con il pubblico, che si sente invitato ad una performance privata, in un gioco di rimandi continui che terminano in piccole pillole di filosofia quotidiana.
E cosi l’artista di volta in volta racconta la sua prima volta, o la storia di un sasso su cui è stata disegnata una bocca affinché possa raccontare la sua storia, oppure le attese davanti ad una stazione dove è impossibile perdere il treno, semplicemente perché non vi passa più. Ed ancora l’apologia del pane con la frittata di sua madre, o la storia del radiologo e della sua paziente innamorata.

Questi frammenti di vita sono alcuni dei vagoni che compongono il treno capace di portarci nel colorato mondo di Rocco Papaleo. Uno spettacolo esilarante, intelligente, con un unico difetto: finisce troppo presto. Da non perdere per scoprire o riscoprire uno dei nostri attori dotati di maggior talento.

TitoloLa fantasia mi consola
Autore Rocco Papaleo
Regia Rocco Papaleo
Interpreti Rocco Papaleo (voce, chitarra), Arturo Valiante (pianoforte), Ciccio Accardo (chitarra)
ProduzioneAssociazione Culturale Lucciola
Anno2009
GenereTeatro Canzone
Applausi del pubbliconull
In scena fino al 22 Novembre al Teatro allo Scalo di Roma | Via dei Reti 36 |