La scena è nuda, richiama un altro Macbeth allestito di recente: quello di Elena Bucci e Marco Sgrosso prodotto dalla compagnia ravennate Le Belle Bandiere. L’essenzialità scenica è funzionale alla necessità di far emergere il testo.
Nel 2008, che senso ha mettere in scena Macbeth? “Partendo dal presupposto che il nostro sguardo è profondamente mutato rispetto a quello infinitamente più superstizioso di uno spettatore shakespeariano e che qualsiasi tentativo di riprodurre pedissequamente il testo è destinato a fallire – dichiara la regista Valentina Marcialis –, abbiamo esplorato gli aspetti apparentemente lontani ma in realtà attuali e più fedeli alla pièce”. Ma allora, invece di fare una riduzione di un’ora e venti di un testo complesso e granitico non era forse meglio mettere in scena, ad esempio, soltanto alcuni personaggi? Il dubbio è che la rappresentazione dell’intera storia di Macbeth possa avere un senso solo nelle grosse produzioni degli Stabili, con scenografie sfarzose e macchine sceniche (Luca Ronconi debutta al Piccolo di Milano il 25 ottobre proprio con un testo del Bardo).
Una giovane compagnia, dai mezzi economici modesti ma non priva di entusiasmo e qualità artistica, avrebbe potuto dare una rilettura veramente innovativa, con una regia più coraggiosa.
William Shakespeare può mettere paura, ma una volta accettata la sfida si poteva essere più spericolati: basti pensare al geniale Mac e Beth, proposto qualche anno fa dalla compagnia Astorri Tintinelli, un vero e proprio show pulp-rock divertente e disgraziato, dove i due protagonisti gestivano un night-club e ripercorrevano il dramma shakespeariano. Analizzando lo spettacolo, che ha inaugurato la stagione del vitalissimo Teatro Arvalia, risaltano le streghe e i loro movimenti e strisciamenti subdoli e selvaggi. Ma la citazione d’obbligo è per Luigi Tabita: un Macbeth intensissimo il suo, che convince per l’intensità e la drammaticità della sua interpretazione.
[simone pacini]
Titolo | Macbeth |
Autore | William Shakespeare |
Adattamento | Valentina Marcialis |
Regia | Valentina Marcialis |
Costumi | Paola Romano |
Luci | Antonio Biasini |
Interpreti | Luigi Tabita, Valentina Marcialis, Fabrizio Marotta, Eduardo Ricciardelli, Marco Di Campli San Vito, Andrea Paoletto, Simona Cosimi, Laura Torresin, Livia Cascarano, Duccio Mantovani |
Produzione | Teatro Arvalia/L’Officina Del Teatro |
Anno | 2008 |
Genere | Tragedia |
Applausi del pubblico | null |
In scena | fino al 19 ottobre 2008 al Teatro Arvalia di Roma |
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