Tratto dal romanzo del grande scrittore dissidente Wang Shuo, La guerra dei fiori rossi è la storia di Qiang che all’età di quatro anni viene mandato ad un asilo a tempo pieno. Dopo pochi giorni è l’incubo delle maestre e nella lavagna che segnala i virtuosi (numerosi fiori rossi) lui è l’ultimo della classe. Fa la pipì a letto, non riesce a vestirsi da solo, non si lava le mani dopo essere stato in bagno, fa il prepotente con i più piccoli. Insomma una piccola peste che si oppone a modo suo alla fabbrica di anime del regime cinese.
Zhang Yuan, vinse nel 1999 con Diciassette Anni il leone d’Argento alla Mostra del Cinema di Venezia sempre sotto l’ala produttrice di Marco Muller e rappresenta oggi una delle voci più rappresentative del cinema cinese neorealista.
Da La guerra dei bottoni a Zero in condotta ed I 400 colpi, tutta una serie di riferimenti al mondo fanciullesco ed adolescenziale è evocato con garbo ed eleganza, ma il film, costruito interamente all’interno dell’asilo, risulta appesantito da una reiterazione di situazioni ed accadimenti. Una volta capito il gioco, al film rimane ben poco da raccontare e lo spettatore rischia di perdersi nelle piccole quotidianità a discapito del quadro generale.
Titolo originale | Little Red Flowers |
Regia | Zhang Yuan |
Sceneggiatura | Ning Dai, Zhang Yuan |
Fotografia | Yang Tao |
Montaggio | Jacopo Quadri |
Scenografia | Huo Tingxiao |
Costumi | Huang Baorong, Zhao Zhibin, Wang Hao, Zhu Meiling |
Musica | Carlo Crivelli |
Cast | Dong Bowen, Ning Yuanyuan, Chen Manyuan, Zhao Rui, Li Xiaofeng, Sun Yujia, Du Ma, Liu Runqiu, Wang Ziye, Zhang Yanghao, Kang Jiani |
Produzione | Downtown Pictures |
Anno | 2006 |
Nazione | Italia, Cina |
Genere | Commedia |
Durata | 90' |
Distribuzione | Istituto Luce |
Uscita | 12 Gennaio 2007 |
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