Lo
spettacolo è presentato, rispetto all’edizione
della scorsa stagione teatrale, in una veste completamente
rinnovata.
Se lo spettacolo del 2005/06 era quasi in tutto parallelo
al film, la nuova versione risulta rispettosa dello
spirito originario, ma allo stesso tempo molto diversa
nella sinossi. Viene eliminata (per problemi di copyright)
per esempio, la scena della passeggiata in bicicletta
e alcune canzoni vengono spostate da una scena all’altra.
Questa serie di cambiamenti non crea grossi problemi
allo svolgimento dello spettacolo, che prosegue senza
intoppi e perfettamente comprensibile nella successione
degli eventi. L’unica difficoltà potrebbe
sorgere se qualcuno non conoscesse la trama e si trovasse
davanti questa versione particolare.
È un problema che si pone nonostante si tratti
di uno dei musical più famosi al mondo, probabilmente
anche a causa della poca partecipazione degli italiani
agli spettacoli teatrali. Si potrebbe forse ottimizzare
aggiungendo una scena in più in cui si lasci
trasparire il sentimento nascente tra Von Trapp e Maria,
che qui risulta con un cambiamento alquanto repentino
negli atteggiamenti del comandante.
L’interpretazione
è comunque ottima. Perfetta Alberta Izzo nelle
vesti di Maria, che le si addicono perfino di più
di quelle di Sandy in Grease. L’interpretazione
delle canzoni è molto sentita e senza sbavature;
nella scena della festa, in cui balla con il comandante,
traspare chiaramente una solida base di danza classica
dalla leggerezza dei movimenti. Ottima anche l’interpretazione
di Davide Calabrese come comandante Von Trapp, sicuro
nella recitazione quanto nel canto. Dispiace non poterlo
sentire cantare almeno una canzone in più. I
piccoli cantori sono sciolti, ben preparati. Quasi sorprende
come siano coordinati nei movimenti e nei cori a dispetto
della giovane età. Questi personaggi principali
spiccano all’interno di una compagnia di interpreti
preparati che si prestano a ruoli più o meno
di sfondo, creando una cornice necessaria quanto discreta.
La
scena finale, con l’attraversamento delle montagne,
con i Von Trapp di spalle, controluce in una luce rossastra
(alba e tramonto insieme, ossia fine della vita in Austria
e l’inizio di una nuova in Svizzera), lascia presagire
un lieto fine pieno di speranza, risolutivo dopo la
tensione che cala come una minaccia sulla scena del
matrimonio insieme alla bandiera nazista.
[miriam zanelli] |
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