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Autore:
Leonardo Sciascia |
Adattamento:
Matteo Collura |
Regia:
Fabrizio Catalano Sciascia, Maurizio Marchetti |
Scene:
Francesco Scandale |
Costumi:
Francesca
Cannavò |
Musica:
Germano Mazzocchetti |
Luci:
Maurizio Viani |
Produzione:
Apas
produzioni, E.A.R. Teatro di Mesina – A.T.D.C. |
Interpreti:
Paolo
Ferrari, Giuseppe Pambieri, Maurizio Marchetti, Paola
Lorenzoni, Antonio Alveario, Giuseppe Calcagno, Maurizio
Puglisi, Antonio Locorriere, Andrea Florio |
Anno
di produzione:
2008 |
Genere:
dramma |
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In un albergo-eremo (un po’ monastero ed un
po’ country club esclusivo, di proprietà
della Chiesa) a Zafer, le personalità dell’ambiguo
don Gaetano e del professore Diego Rogas si incontrano
e si scontrano. Sono in cerca della soluzione di una
serie di delitti avvenuti durante la settimana di
esercizi spirituali riservata solo ai potenti del
paese: politici, industriali, faccendieri, potenti
in genere ….
Tratto dal romanzo di Leonardo Sciascia, il lavoro
mette in luce una serie di miserie umane che lo scrittore
siciliano aveva già descritto all’inizio
degli anni Settanta e che mostrate oggi sono ancora
(e purtroppo) adatte all’attuale classe dirigente;
si propone, ancora oggi, come un momento di riflessione
non tanto su dove stiamo andando ma come lo stiamo
facendo.
Scenicamente semplice, con pochi elementi voluminosi
che attirano l’attenzione ed un colore grigio
che restituisce in modo adeguato la pesantezza dell’umore
dei protagonisti e l’avidità delle loro
anime. Unico elemento di colore un quadro, che spicca
di rosso sul fondo della scenografia come a richiamare
il sangue della vicenda.
Il ritmo della regia, curata da Fabrizio Catalano
Sciascia e Maurizio Marchetta, trasmette tensione
e lascia tempo allo spettatore di considerare quali
siano i sentimenti ed i pensieri dei protagonisti.
Gli attori (Paolo Ferrari, Giuseppe Pambieri, Maurizio
Marchetti e Paola Lorenzoni) sono perfettamente a
loro agio dentro i panni dei personaggi che interpretano.
Unica pecca forse l’eccessiva enfasi che mettono
nella recitazione. Un lavoro nel complesso ben fatto,
sorretto da recitazione e regia di livello.
[jacopo angiolini]
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