Giulio
Stasi torna sul palcoscenico romano del Cometa off
– dopo “Teatro 2” di Stefano Benni
nel 2006 - con un adattamento letterario. Si tratta
della vera storia di Hugues de Montalembert scrittore,
pittore e regista trentacinquenne. Il testo, in scena
dal 22 al 27 maggio, è un adattamento dal bestseller
“Buio” (titolo originale: “La lumière
assassine”), scritto nel 1982. Stasi cura anche
la regia del monologo lungo sessanta minuti.
Al centro della vicenda ci sono i sentimenti, il dolore
e la voglia di reagire. In scena si alternano momenti
di immedesimazione alla pura narrazione, escamotage
teatrale che evidenzia e sottolinea la straordinaria
rivincita che Hugues ha avuto sul destino avverso.
Lo scrittore, infatti, in seguito ad un’aggressione
subita a New York nel 1978, ha perso la vista: durante
l’assalto di due rapinatori, gli viene gettato
sul viso un solvente chimico.
Nonostante il prevedibile scoramento, la cecità
per De Montalembert si è trasformata in una
rivincita, in un mezzo per intraprendere una vita
radicalmente nuova. Il protagonista impara a muoversi,
ad affrontare i pericoli della città, si innamora
e viaggia da solo per il mondo, trovando così
la sua strada creativa nella scrittura. “Sole
Nero” è il racconto di come, nonostante
il dramma, Hugues sia riuscito a rimanere un’artista
orgoglioso, realizzandosi sul piano poetico e professionale.
Il mondo visto ad occhi chiusi si materializza sul
palcoscenico.
[valentina venturi]