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Autore:
Gabriele Pignotta |
Regia:
Gabriele Pignotta |
Scene
e costumi: Tiziana
Liberotti |
Scenotecnica:
Andrea Castorina |
Luci:
Luca Carnevale |
Musica:
Stefano Switala |
Produzione:
Commedy & Co e Freelance Promotion |
Interpreti:
Gabriele
Pignotta, Fabio Avaro, Cristiana Vaccaro, Ilaria De Luca,
Andrea Gambuzza |
Anno
di produzione:
2008 |
Genere:
commedia |
In
scena:
Teatro Dé Servi, Via del Mortaro, infoline 392.9211800,
fino al 2 marzo |
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Dopo
il grande successo di Una notte
bianca, Gabriele Pignotta ritorna sulle scene
con una nuova e divertente commedia dal titolo Scusa
sono in riunione, ti posso richiamare?. Lo
spettacolo racconta la storia di cinque amici universitari
che, dopo la laurea investono tutte le energie nella
carriera; si ritrovano così a vivere perennemente
incollati all’invadente telefono cellulare che
squilla senza lasciar loro tregua e costringendoli
ad usare la nota scusa della riunione per ricavare
un momento di pace. Trascorsi i bei tempi dell’università
e degli ideali i ragazzi, oramai trentaciquenni, si
sono persi di vista, ognuno a rincorrere i propri
impegni. Un evento luttuoso, la morte di uno di essi,
li riunisce per due giorni in una casa di campagna.
Malgrado le diverse strade intraprese, i personaggi
riscoprono ben presto la loro amicizia e si confrontano
con il presente, il raggiungimento dei propri obiettivi
familiari o professionali, ricordando insieme il caro
compagno scomparso improvvisamente.
Tutto sembra volgere al meglio con la promessa di
non perdersi più di vista dopo essersi ritrovati,
ma proprio come nel teatro antico, un altro evento
eclatante è alla base di un’esilarante
e grottesca serie di situazioni che generano una comicità
dirompente.
L’amico compianto non è morto: è
l’artefice di una sconvolgente e spregiudicata
trovata che scatenerà una rocambolesca ondata
di equivoci che strizzano l’occhio agli spettacoli
televisivi trash da cui siamo bombardati.
“Scusa sono in riunione” è una
commedia che non può esser raccontata: difficile
eguagliare il divertimento descrivendone la trama.
Ma una cosa è evidente: è uno spettacolo
attuale che, divertendo, impone di rallentare i ritmi
per riflettere sulla mancanza di tempo che al giorno
d’oggi allontana noi tutti dal valore dell’amicizia.
[paola di felice]
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