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Ideazione:
Diana Arbib, Luca Brinchi, Maria Carmela Milano, Dario
Salvagnini, Pasquale Tricoci, Roberta Zanardo |
Elaborazioni
video dal vivo:
Diana Arbib, Luca Brinchi, Pasquale Tricoci |
Partitura
ed elaborazione sonora dal vivo: Dario
Salvagnini |
Visual
designer 3D: Piero Fragola |
Animazione
acqua 3D: Alessandro Rosa |
Costumi:
Maria Carmela Milano, Fiamma Benvignati |
Corpo
e voce: Roberta Zanardo |
Produzione:
Santasangre |
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Chi
sono i Santasangre?
Un collettivo nato nel 2001 all’interno dei
circuiti alternativi romani (la scena raver). Un gruppo
di artisti che mettono in campo le loro diverse abilità
e linguaggi (la body art, la musica elettroacustica,
la video arte, l’estetica degli ambienti).
Per i Santasangre, l’approdo al mondo del teatro
avviene solo in un secondo momento: nelle infinite
possibilità della scena, il collettivo troverà
il contenitore adatto alla sua cifra espressiva, che
ha come oggetto di studio la materia-corpo e le sue
declinazioni.
Cos’è SEIGRADI
concerto per voce e musiche sintetiche?
L’ultima tappa dei loro Studi per un teatro
apocalittico, un concerto che trae ispirazione da
un postulato degli esperti del clima: l’incremento
di sei gradi della temperatura dell’atmosfera
porterebbe alla desertificazione dell’intero
globo terrestre. Da qui si sviluppa il mondo dei Santasangre,
attraverso uno spettacolo complesso e poetico, dalla
tecnologia avanzata. Il concerto, concepito in quattro
movimenti (introduzione, esposizione, sviluppo e ripresa)
vede in scena una donna-insetto che si muove interagendo
con straordinari ologrammi che generano effetti tridimensionali.
Insieme tratteggiano un originale ciclo dell’acqua
e della vita: dalla nascita (il verde, una goccia
d’acqua, una bolla), alla crescita (un insetto,
un rettile, alcune piante) alla morte (il rosso e
il giallo, l’apocalisse).
Siamo alla massima e più moderna espressione
dell’amalgama fra i differenti linguaggi artistici,
tra Luciano Berio e la prima Socìetas Raffaello
Sanzio, ma con un’estetica nuova che fa della
drammaturgia della tecnologia il biglietto da visita
di questa compagnia. Cinquanta minuti di forte impatto
emotivo sia visivo che sonoro. Cinquanta minuti catartici
e misteriosi, durante i quali vengono in mente persino
gli effetti speciali di certi film hollywoodiani di
fantascienza dei giorni nostri. Lo spettacolo, presentato
nell’ambito del festival europeo Temps d’images
2008, è coprodotto da Romaeuropa Festival,
che ancora una volta si conferma attento alle forme
artistiche più innovative. Se ve lo siete perso,
se pensate che fra trent’anni vorrete ricordarvi
di questo genere di arte e non del teatro classico
degli Stabili, non vi resta che guardarvi il trailer
e poi decidere se seguire la tournée.
[simone
pacini]
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Per
approfondimenti:
http://www.romaeuropa.net/
http://www.santasangre.net/
http://www.tempsdimages.org/
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