Illusione
e realtà a confronto. Il
Vascello ha presentato anche quest’anno uno spettacolo
di Emma Dante. Il tema trattato è quello del
dolore familiare.
Due
uomini, due sedie, due tende. La scena è essenziale,
ma con lo svolgersi dello spettacolo diventa sempre
più ingombra di emozioni, storie, sentimenti,
delusioni e metamorfosi, aleggianti nella scena. La
rappresentazione di Emma Dante “Mishelle di sant’oliva”
ancora una volta porta in giro per l’Italia i
dolori e le vergogne dell’uomo.
È la vicenda di due individui, uniti dal legame
di sangue, ma ancor di più indissolubilmente
legati dal dolore e dal rimpianto. Gaetano e Salvatore
Lucchese aspettano, ricordano, rivivono frangenti di
vita con Mishelle, signora Luccehe. Ballerina di origini
francesi, “con la pelle liscia ca parìa
di sita” dopo essersi trasferita in Sicilia, comincia
a lavorare a Sant’Oliva la piazza delle buttane,
con il silenzio assenso di Gaetano. Ora la donna dei
loro sogni non c’è più, li ha abbandonati
da dieci anni. È da quel giorno che il padre
volge le spalle al figlio. Tra i due è cresciuto
un muro che non dà respiro, che non concede spiragli
né possibilità di dialogo. Ogni sera,
dopo aver preparato lo spezzatino al padre, Salvatore-Mishelle
si veste a festa e scende per le vie di Sant’oliva,
per far rivivere la madre.
Come si può accettare la diversità in
un figlio, quando non si è in grado di ammettere
di essere stati abbandonati dalla propria moglie, quando
non ci si guarda più negli occhi, quando vivere
non è più accettabile? Per Gaetano diventa
più semplice tentare vanamente il suicidio, utilizzando
un cappio che il figlio tiene sotto chiave, invece di
affrontare con coraggio la scelta di vita di Salvatore,
che balla come la madre, che tenta di tenere in vita
il ricordo della stessa, che rivive ossessivamente i
suoi passi di danza.
La regista siciliana, senza mai abbandonare la scelta
dialettale e utilizzando musiche più o meno note
- molto coinvolgente è il momento in cui le casse
propongono “Sei bellissima” di Loredana
Berté – spezzetta il dialogo rendendolo
ogni volta più incisivo. I due protagonisti,
Giorgio Li Bassi e Francesco Guida sono inseriti nel
contesto con certosina precisione.
È di scena un altro spaccato di vita.
[valentina venturi] |
|
La
turnè |
12
- 13 gennaio 2007 Lecce, Koreja
6 febbraio 2007 Porto San Giorgio
10 marzo 2007 Siena, Teatro degli Rozzi
14 marzo 2007 Rivoli (Torino)
17 marzo 2007 Marghera, Teatro Aurora
23 marzo - 1 aprile 2007 Milano,
3 maggio 2007 Rouen, Petit Quevilly (FR) |
1-3
febbraio 2007 Bari, Teatro Kismet
7-8 marzo 2007 Bergamo, Teatro Donizetti
11 marzo 2007 Fornaci (Arerzzo)
16 marzo 2007 Como, Teatro Sociale
20 - 21 marzo 2007 Scandicci, Teatro Studio
21 aprile 2007 Asti, Teatro di Dionisio
5 maggio - 17 giugno 2007 Paris, Théâtre
du Rond Point |
|