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Autore:
T. M. Plauto |
Adattamento:
Vincenzo Zingaro |
Regia:
Vincenzo Zingaro |
Scene:
Lorenzo Zapelloni |
Costumi:
Emiliana Di Rubbo |
Musica:
Giovanni Zappalorto |
Luci:
Giovanna Venzi |
Produzione:
Castalia |
Interpreti:
Riccardo
Graziosi, Annalena Lombardi, Rocco Militano, Vincenzo
M. Battista, Francesca Milani, Fabrizio Passerini, Ugo
Cardinali |
Anno
di produzione:
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Genere:
commedia |
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Da
Venerdì 16 gennaio al Teatro Arcobaleno I
MENECMI, uno dei più rinomati classici
dell’arte plautina, adattato e diretto da Vincenzo
Zingaro. Questo divertentissimo capolavoro della commedia
latina è il prototipo della “commedia
degli equivoci”, provocati dall'assoluta identità
fra due personaggi. Due gemelli, entrambi con lo stesso
nome, separati fin da bambini, si ritrovano, a loro
insaputa, nella stessa città: una combinazione
che scatena situazioni comiche ed esilaranti scambi
di persona. Ma questo divertente “gioco del
doppio” cela, in realtà, qualcosa di
più profondo.
Dopo lo straordinario successo ottenuto con le rappresentazioni
de “LE NUVOLE”, “LA PACE”
e “LE DONNE AL PARLAMENTO”di Aristofane,
de “IL SOLDATO SPACCONE”, “AULULARIA”,
“RUDENS” e “MOSTELLARIA” di
Plauto, avvenute a Roma, al Teatro Arcobaleno (Centro
Stabile del Classico) e nell’ambito di prestigiosi
Festival (OSTIA ANTICA, TAORMINA ARTE, PAESTUM FESTIVAL,
FESTIVAL DEI TEATRI DI PIETRA, FERENTO, LEUCIANA FESTIVAL
e tanti altri - 1200 repliche, 250.000 spettatori),
CASTALIA porta in scena un altro capolavoro della
commedia classica con la collaborazione del Ministero
per i Beni e le Attivita’ Culturali e del Comune
di Roma - Assessorato alle Politiche Culturali che
lo ha inserito nel progetto speciale TEATRO 2008/2009.
Il Teatro Antico è stato il primo esempio di
“teatro integrale”. Le commedie greche
e latine contengono un universo fatto di gesti, danza,
musica e parola. Nel magico gioco della Commedia Antica,
troviamo il germe di una teatralità pura, volta,
a trecentosessanta gradi, al coinvolgimento dello
spettatore, come elemento attivo della rappresentazione.
Da questo input di fantasia e di libertà creativa,
la possibilità di rielaborare trame e geometrie
del racconto che travalicano i secoli. Nel percorso
di studio e di rilettura del teatro antico I MENECMI
offrono l’occasione di entrare in profondità
in un discorso sul teatro e la vita, giocando e, allo
stesso tempo, indagando sul concetto del “doppio”,
che offre molteplici ed affascinanti punti di vista.
Di qui l’idea di un Teatro all’interno
del palcoscenico, un Teatro replicato, in cui frammenti
di scenografia sono disposti in modo da creare uno
“specchio metafisico” che avvolge i personaggi
e ne dilata l’azione oltre i confini del reale.
Essi prendono vita da quel Teatro replicato, come
dal “luogo dell’immaginazione” e
lo fanno apparendo in forma stilizzata, retaggio di
antiche maschere che hanno travalicato secoli, per
riversarsi nella concretezza della rappresentazione.
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