Una
lezione spettacolo. La carriera di Carlo delle Piane
raccontata da lui stesso attraverso i film ai quali
ha partecipato, come caratterista fin dalla tenera
età. Delle Piane, il cui naso fu rovinato da
una pallonata accidentale (come lui stesso riferisce),
quando era bambino e che ne ha costituito forse il
successo dell’attore, racconta con semplicità
i momenti più importanti della carriera, attraverso
la proiezione di alcune scene di pellicole interpretate
accanto ai protagonisti della storia del cinema.
Eccolo allora nelle prime apparizioni, ancora bambino,
nei film con registi come Vittorio de Sica e attori
quali Totò ed Alberto Sordi e con tanti altri
che hanno fatto la commedia all’italiana. Fino
ad arrivare all’occasione nei film di Pupi Avati,
dove e' protagonista. Questo omaggio, reso a se stesso,
è condito da canzoni napoletane, (alcune conosciute
al pubblico, altre meno ma altrettanto coinvolgenti),
cantate da Anna Crispino, che accompagnata dal vivo
da un valido ensamble di musicisti, fa immergere lo
spettatore, attraverso la sua voce, nella calda atmosfera
partenopea. Indimenticabile la lettura della lettera
inviatagli da Aldo Fabrizi, in occasione di una tourneè
all’estero di "Rugantino", dove raccontava
in modo divertente la situazione degli attori italiani
in tourneè in America: isolati a causa della
lingua inglese (parlata da pochi) e nostalgici della
buona cucina italiana; nella lettera Fabrizi invita
Carlo nella sua stanza d’albergo, descritta
come un carcere, per mangiare una buona “pasta
e fagioli” cucinata a regola d’arte. [annalisa
picconi]