All’apparenza
tutto sembra normale. La storia di due gemelli che la madre
non può accudire e che vengono lasciati alla nonna. Una
nonna sporca, avara e senza cuore. Ma siamo nella miseria più
cupa, siamo in un paese dell’Est, ma non si hanno indicazioni
geografiche.
Solo la città di K. che nella lettura assume sempre significati
diversi.
Siamo sotto i bombardamenti della guerra, ma non vengono date
informazioni sul tempo. Tutto è anonimo e lugubre e non
promette niente di buono. I personaggi non hanno anima, i due
gemelli diventano crudeli come l’infanzia che hanno vissuto.
Sono intercambiabili e indivisibili e si chiamano Lucas e Claus,
l’uno l’anagramma dell’altro. La storia si
snoda in un crescendo di tensione e di angoscia, diviso in tre
parti (la trilogia) tutto si muove al ritmo delle lancette di
una bomba ad orologeria. Tutti i personaggi sono inumani e scarni,
come lo è il paesaggio desolato in cui si muovono. E
la storia è un crescendo di tensione, che ti risucchia
in un vortice di fatti e dolori senza soluzione di continuità.
La scrittura è veloce ed essenziale come i fatti che
racconta. Scarna e diretta, ti colpisce come lama affilata.
Non divagazioni, non aggettivi di troppo, non ridondanze e spiegazioni.
Un fatto sussegue l’altro in questa favola nera, come
in un atroce teatrino di marionette. Bello e crudele il romanzo
della scrittrice ungherese, autrice anche di Ieri,
piccolo libro da cui è stato tratto Brucio
nel vento di Silvio Soldini.
[sara
lucarini]
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Agota
Kristof è scrittrice notissima in Francia e ancor
più nota nella Svizzera romanda, sua terra di adozione.
Ha scritto, in francese, tra il 1986 e il '91 tre romanzi,
Il grande quaderno (1986);
La prova (1988); La
terza menzogna (1991), usciti in traduzione italiana
con Einaudi nel 1998 sotto il titolo di La
trilogia di K., seguiti da Ieri
del 1995 (ed. Ital. Einaudi, 1997), da cui Silvio Soldini
ha tratto il film Brucio nel vento. Sono note anche le sue
pièces teatrali: John et Joe, La chiave dell'ascensore,
L'ora grigia o l'ultimo cliente (queste due edite da noi
da Einaudi 1999). |
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